Pubblicato il quadro UE di valutazione dei trasporti 2016
Il quadro paragona la performance degli Stati Membri rispetto a degli standard di riferimento in 30 categorie che coprono tutti gli aspetti dei trasporti. I risultati sono suddivisi in quattro categorie: mercato interno, investimenti e infrastrutture, Unione dell'energia e innovazione, persone.
L'obiettivo della Commissione è promuovere una mobilità efficiente, affidabile, sicura ed ecologica, in particolare promuovendo la transizione verso la mobilità a basse emissioni. A questo scopo, la Commissione ha lanciato, nel luglio 2016, la strategia europea per la mobilità a basse emissioni, che definisce delle linee guida per rispondere alle esigenze della circolazione di beni e persone aumentando la competitività del settore dei traporti e stimolando la crescita e l'occupazione.
Tali obiettivi costituiscono una priorità per la Commissione Juncker, che ha destinato parte dei finanziamenti del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) e dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei a questo scopo.
Il 2016 ha registrato progressi in tutta Europa verso una mobilità più sostenibile, sebbene i numeri siano ancora bassi e siano ampie le divergenze tra i paesi comunitari. In generale, la percezione della qualità delle infrastrutture è migliorata e la maggiore soddisfazione rispetto a tutti i metodi di trasporto dimostra una capacità degli investimenti di rispondere alle esigenze degli utenti.
Tra gli aspetti negativi principali, il numero ancora troppo elevato di vittime stradali rispetto all'obiettivo fissato per il 2020, e la bassa percentuale di donne attive nel mercato dei trasporti.
Tra i paesi più virtuosi in Europa i Paesi Bassi, seguiti da Svezia, Germania e Austria, che hanno dimostrato di avere un solido piano di investimenti, elevati standard di sicurezza e una buona conformità delle norme del diritto europeo.
L'Italia si posiziona al 17° posto, collocandosi tra i primi cinque paesi in sei categorie e tra i peggiori performer in sette categorie. Dal punto di vista del mercato interno, l'Italia è tra i Paesi con la più alta percentuale di concorrenti nel mercato ferroviario, ma nel 2016 si è registrato un cospicuo numero di cause pendenti riguardanti presunte violazioni del diritto comunitario nel settore del trasporto aereo.
Dal punto di vista di investimenti e infrastrutture, la performance dell'Italia nella puntualità delle spedizioni è leggermente superiore della media UE. Tuttavia, nonostante un miglioramento nella soddisfazione degli utenti rispetto alle infrastrutture di trasporto urbano e ferroviario, questa rimane al di sotto della media UE per tutti i tipi di traporti (ferroviario, portuale, aeroportuale, e urbano).
Inoltre, il grado di sicurezza stradale è rimasto stabile vicino alla media UE, mentre la percentuale di donne che lavorano nel settore dei trasporti è leggermente inferiore alla media UE. Per quanto riguarda l'innovazione, l'Italia mostra un'elettrificazione della rete ferroviaria superiore al 70%. Tuttavia, la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti è al di sotto della media UE, nonostante il paese mostri la percentuale più alta di nuovi veicoli che utilizzano combustibili alternativi, grazie alla vendita di veicoli a GPL e a metano. Infine, i conducenti in Italia trascorrono più tempo nel traffico che nella maggior parte degli altri Paesi europei.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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