Il “presidio umano” di Carini rischia di franare
Il Consorzio di bonifica di Piacenza ha già effettuato un sopralluogo tecnico al fine di predisporre un adeguato piano di intervento. Già nel 2013 l’ente consortile aveva eseguito alcuni interventi, ma oggi la situazione è profondamente cambiata anche conseguentemente ai repentini cambiamenti climatici, nonchè al peggioramento degli eventi meteorici, divenuti improvvisi e violenti, non di rado addirittura alluvionali.
La frana è di proporzioni notevoli; Comune e Consorzio di bonifica stanno operando per salvare questo tratto di territorio, esempio per l’intero Appennino, che sta soffrendo. Questi abitanti, infatti, sono l’ultimo baluardo per aree, che hanno bisogno di persone in grado di segnalare tempestivamente i movimenti della terra.
“Il Consorzio di bonifica di Piacenza è intervenuto subito per comprendere il rischio soprattutto per le zone abitate, essendo una frana di dimensioni ampie – rimarca Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – A Carini stiamo operando per dare qualche sicurezza agli abitanti della frazione, che la presidiano nel vero senso della parola.”