La Cina prima nel mondo per innovazione e nuovi marchi
Lo certifica il “World Intellectual Property Indicators – 2016”, l'annuale rapporto dell’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (WIPO), che assegna alla Cina il ruolo di Paese più all’avanguardia con la bellezza di 1.010.406 richieste di nuovi brevetti, nel 2015: in pratica un terzo di tutte le richieste mondiali.
«Questi numeri sono davvero straordinari per la Cina – ha dichiarato il direttore generale della WIPO, Francis Gurry – È la prima volta in assoluto al mondo che un ufficio brevetti riceve più di un milione di richieste. In tutti i paesi, si riscontra un crescente interesse a proteggere la proprietà intellettuale che riflette la sua importanza in un’economia della conoscenza propria della globalizzazione».
Nel complesso, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di protezione dei diritti di proprietà intellettuale, ha registrato 2,9 milioni domande di nuovi brevetti, con un incremento del 7,8 per cento rispetto al 2014.
La Cina, sotto l’impulso degli incentivi governativi, è nettamente in testa, seguita da Stati Uniti (526.296) e Giappone (454.285). Primo paese europeo è la Germania, con 174.109 richieste, mentre Italia ne conta solamente 29.288.
Quanto ai settori innovativi a maggior tasso di sviluppo in evidenza ci sono tecnologia informatica (7,9% del totale), macchine elettriche (7,3%) e comunicazione digitale (4,9%). Anche nelle domande per nuovi marchi c’è stato un significativo balzo in avanti del Cina che primeggia anhe in questa classifica con 2,83 milioni domande di registrazione, sui 6 milioni e poco oltre di richieste in tutto il mondo.