Il Sud Italia è sempre più povero e un italiano su tre è a rischio esclusione sociale
Il vero dramma è quello del Mezzogiorno dove, secondo la stima Istat, risulta a rischio povertà o esclusione sociale il 46,4%, in rialzo sul 2014 (45,6%). Una percentuale notevolmente maggiore rispetto alla media nazionale (28,7%): al Centro la soglia si ferma al 24% e al Nord al 17,4%. “I livelli sono superiori alla media nazionale in tutte le regioni del Mezzogiorno, con valori più elevati - spiega l’Istat - in Sicilia (55,4%), Puglia (47,8%) e Campania (46,1%)”.
Negli ultimi anni in Italia la forbice dei redditi si è allargata: “dal 2009 al 2014, il reddito in termini reali cala più per le famiglie appartenenti al 20% più povero, ampliando la distanza dalle famiglie più ricche il cui reddito passa da 4,6 a 4,9 volte quello delle più povere”.
Da ultimo l’Istat sottolinea che “nella graduatoria dei Paesi dell’Ue, l’Italia occupa la sedicesima posizione assieme al Regno Unito. Distribuzioni del reddito più diseguali rispetto all’Italia si rilevano in altri Paesi dell’area mediterranea quali Cipro (0,336), Portogallo (0,340), Grecia (0,342) e Spagna (0,346)”.