I turisti e la vita quotidiana a Venezia
Oggi vi porto l’attenzione su un punto più o meno ironico, ma che va a sommarsi rispetto all’insofferenza verso i turisti. Come ho già scritto e come leggete ovunque, il turismo di massa sta lentamente devastando la città, a discapito degli abitanti che vivono in spazi sempre più ristretti, tipo riserva indiana. A dire il vero questo capita nelle grandi città del mondo, ma qui l'assenza delle automobili rende ancora più forte ogni forma di disagio.
La cosa però che fa più male è la totale impreparazione alla visita dell’isola. Già è gravosa la sopportazione dell’invasione barbarica quotidiana, ma ancora peggio è vedere l’inconsapevolezza degli stessi barbari: tacchi alti del tutto inutili, canotte o peggio in ogni stagione e la ricerca di un parcheggio o una strada per arrivare in Piazza San Marco. Proprio così, è successo che in sotto al Campanile di San Marco mi chiedessero dov’era la fermata della metropolitana o che cercassero un parcheggio vicino alla piazza stessa. Questo da veramente fastidio! Già mi invadi e non sai neanche quello che vai a vedere!!!
Ma non è naturale prendere un paio di informazioni, almeno di base quando si va in giro? Non dico tutta la storia millenaria della laguna, isole comprese, o dei mosaici pezzo per pezzo della Basilica, ma almeno avere un’idea della forma, della viabilità o dei mille passi che andranno fatti! Se lo facessero, avremmo anche un certo rispetto, ma di certo non è per tutti!
Sabrina Marcon