Al via la creazione del Corpo europeo di solidarietà
All'evento di lancio a Bruxelles hanno partecipato numerose organizzazioni e giovani cittadini europei. Il Corpo europeo di solidarietà permetterà ai giovani tra i 18 e i 30 anni di partecipare ad attività di solidarietà in tutti gli Stati membri per un periodo compreso tra due mesi ed un anno.
Le opportunità sono diverse: volontariato, stage, apprendistato o lavoro presso imprese private, ONG o autorità locali dove vi è maggiormente bisogno, soprattutto nei casi di emergenza, come quello dell'Italia colpita dai sismi dei mesi passati o della crisi dei rifugiati.
La partecipazione alle attività solidali tramite il Corpo europeo di solidarietà, oltre ad essere estremamente ammirevole dal punto di vista umano, consentirà ai giovani di fare nuove esperienze e di acquisire ulteriori competenze pratiche, intellettuali e soprattutto linguistiche, ormai fondamentali per garantirsi maggiori opportunità sul mercato del lavoro europeo.
Entro il 2020, è prevista la partecipazione di oltre 100 mila giovani cittadini europei ed i costi dell'iniziativa saranno coperti dall'Unione tramite strumenti preesistenti come il Servizio europeo di Volontariato e lo Schema di garanzia giovani.
Sarà istituito un portale dedicato cui i giovani volontari si potranno rivolgere per candidarsi; proprio grazie a questo portale web, le ONG, le imprese e le autorità locali riusciranno più facilmente a trovare il candidato adatto al profilo richiesto.
Determinante ai fini della selezione è la motivazione che i giovani dimostreranno di avere nei confronti delle attività solidali, tenendo conto solo in seguito delle esperienze lavorative o del livello d'istruzione.
La proposta della creazione del Corpo europeo di solidarietà è stata presentata dal Presidente della Commissione Jean-Calude Juncker in occasione del discorso sullo Stato dell'Unione, tenutosi il 16 settembre 2016.
Il Presidente ha evidenziato come l'Unione avesse il dovere di creare opportunità per tutti quei giovani che esprimono la volontà di dare un contributo significativo alla società in cui vivono, permettendo così di mettere in pratica quella solidarietà che così raramente caratterizza la società odierna.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea