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Norme europee per la trasparenza nella gestione dei porti

15/12/2016
Norme europee per la trasparenza nella gestione dei portiIl Parlamento Europeo, nella sua ultima seduta Plenaria del 2016, ha approvato con 546 voti a favore, 140 contrari e 22 astensioni una risoluzione legislativa per rendere più trasparenti i contributi che le linee di trasporto pagano per i servizi portuali e i fondi pubblici destinati ai porti così da contribuire ad attrarre maggiori investimenti privati.

«Dopo 15 anni di discussione sulla politica europea dei porti – ha affermato il relatore Knut Fleckenstein (S&D, DE) – abbiamo finalmente trovato un accordo: i modelli di gestione dei porti esistenti possono essere mantenuti e per la prima volta vi è un'enfasi sulle buone condizioni di lavoro, che sono una parte importante della competitività dei porti e un punto per noi non negoziabile. La trasparenza finanziaria è al centro dell'accordo, che dovrebbe facilitare il lavoro della Commissione su un regime di aiuti di Stato coerente e favorire gli investimenti nei porti».

Le norme votate dal Parlamento si applicheranno agli oltre 300 porti europei che fanno parte della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e introducono l’obbligo per le autorità portuali di mostrare in modo chiaro nei loro sistemi di contabilità i fondi pubblici che hanno ricevuto, oltre a altre disposizioni per migliorare la trasparenza sui metodi di definizione dei costi dell’uso delle infrastrutture. Dai porti dell’UE transitano, in totale, il 96% di tutte le merci e il 93% di tutto il transito di passeggeri delle navi. I tre quarti dei beni importati e il 37% del traffico merci all’interno dell’Unione passano dai porti.



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