Torna il visto d’ingresso nella UE (in caso d’emergenza)
«Siamo riusciti – ha dichiarato il relatore del provvedimento, Agustín Díaz de Mera (PPE, ES) – a creare uno strumento più flessibile e operativo, garantendo nel contempo il rispetto dei diritti umani e un ruolo chiave per il Parlamento europeo. Sono sicuro che dopo l'approvazione del “meccanismo di sospensione”, il Consiglio coopererà pienamente affinché le proposte per garantire l’esenzione del visto per Georgia e Ucraina non incontrino ostacoli, dato che entrambi i Paesi hanno soddisfatto i criteri richiesti qualche tempo fa".
Secondo le nuove norme, il visto di ingresso può essere reintrodotto anche per quei paesi che hanno un accordo di esenzione con l’UE, nei casi in cui sia evidente l'aumento del numero di cittadini del Paese terzo interessato cui sia stato rifiutato l'ingresso o che soggiornino irregolarmente nel territorio dell'UE e nel caso di un anomalo aumento di domande di asilo che risultino infondate. Inoltre, per tutelare la sicurezza in Europa, potrà essere reintrodotto il visto qualora vi siano chiari rischi o imminente pericolo per l’ordine pubblico o la sicurezza interna relativamente a cittadini provenienti da specifici Paesi. Il meccanismo di sospensione non si applicherà al Regno Unito e all’Irlanda.