La Commissione dice stop alle tariffe di roaming
La bozza del provvedimento ha messo in chiaro i diritti dei consumatori e ha precisato l'importanza del mantenimento di piani tariffari nazionali competitivi; come ha affermato il Commissario per l'Economia e società digitali Günther Oettinger, la proposta non solo garantirà protezione ai consumatori, ma assicurerà condizioni adeguate per gli operatori del settore delle telecomunicazioni.
Grazie alla politica del "roam like at home", ossia la possibilità di usare la propria tariffa anche negli altri Paesi UE, i consumatori europei viaggeranno nei paesi dell'Unione europea chiamando, scrivendo SMS e navigando in Internet alla stessa tariffa pagata nel Paese di residenza o con cui si hanno legami stabili – quest'ultimo elemento è particolarmente significativo per i lavoratori transfrontalieri.
Per quanto riguarda la protezione dei consumatori, la proposta dalla Commissione chiarisce il concetto di "legami stabili con un paese UE", in modo che lavoratori frontalieri, studenti o pensionati che hanno legami continui con un paese UE diverso da quello di residenza non siano esclusi dall'opportunità offerta dal "roam like at home". Inoltre, per continuare a garantire un buon livello di servizi nazionali, sarà tenuto sotto controllo il consumo intensivo del traffico dati.
Dal punto di vista degli operatori telefonici, le garanzie offerte dalla Commissione europea sono volte ad assicurare l'uso corretto del roaming. Infatti, la Commissione riserva agli operatori delle telecomunicazioni la possibilità di applicare un sovrapprezzo ai consumatori che si riterranno responsabili di un utilizzo "abusivo" del roaming, che si verifica, per esempio, con l'utilizzo simultaneo del roaming sia nel paese di residenza che nel paese in cui si sta viaggiando. Tale sovrapprezzo potrà essere applicato solo dopo un periodo di accertamento di almeno quattro mesi e solamente dopo che siano trascorsi quattordici giorni dalla notifica all'utente dell'infrazione commessa.
Dopo aver approvato la proposta, la stessa è stata sottoposta alle Rappresentanze degli Stati membri che si dovranno pronunciare sul testo. Tuttavia, la Commissione potrà ufficialmente adottare la proposta solo dopo che il Parlamento europeo e il Consiglio dei Ministri delle Telecomunicazioni avranno concluso le negoziazioni con gli operatori del settore telefonico.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea