Anche l’ultimo stoico allevatore ha abbandonato il borgo di Castelluccio di Norcia
Queste le parole di Raffaele Capponi , agronomo, Coordinatore delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE, dell’Umbria.
“A causa del sisma del 24 agosto 2016 ,con epicentro ad Amatrice ed Accumoli (Provincia di Rieti), che ha causato quasi trecento vittime – ha proseguito Capponi - anche i territori della Valnerina in Provincia di Perugia, ed in particolare i Comuni di Norcia, Cascia e Preci hanno subito danni alle abitazioni e alle strutture produttive ( stalle, fienili, rimesse agricole) delle aziende agrarie .
In particolare è stato colpito il borgo di Castelluccio di Norcia, uno dei centri abitati più alti dell'intero Appennino, situato su un colle a 1450 m slm e universalmente conosciuto per la stupenda "fioritura" di fiori spontanei e di piante coltivate che , come una immensa tavolozza, colorano l'altopiano del Pian Grande.
Il borgo domina l'altopiano carsico del Pian Grande ed è circondato dalla corona dei Monti Sibillini sovrastati dalla mole massiccia ed imperiosa del Monte Vettore 2.478 m.slm
Castelluccio di Norcia è il cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ed è meta ogni anno di migliaia e migliaia di turisti, escursionisti ed amanti della natura che in ogni stagione trovano in questo lembo di Appennino le bellezze naturali, le magiche atmosfere e le prelibatezze gastronomiche che lo hanno fatto diventare un "luogo dell'Anima".
I sismi del 24 agosto ed in misura ancora maggiore quello del 30 ottobre 2016 , hanno causato la lesione e il crollo di numerose abitazioni e di strutture turistiche ( agriturismi, rifugi, ristoranti e trattorie, negozi di prodotti agricoli locali) di Castelluccio di Norcia e dei dintorni.
La gravità e la diffusione dei danni alle strutture ha costretto gli abitanti di Castelluccio di Norcia , dichiarato nella sua interezza "zona rossa" presidiata dalle forze dell'ordine, ad abbandonare il paese trasferendosi in strutture di accoglienza di emergenza a Norcia.
Alcuni allevatori hanno però voluto resistere a vivere e a lavorare sull'altopiano di Castelluccio di Norcia. Allevatori di bovini, di ovini e di cavalli.
Con l'avvicinarsi dell'inverno quasi tutti hanno via via scelto di trasportare i loro animali a valle per sfuggire i rigori della stagione invernale.
Fino al 20 Dicembre , un solo allevatore aveva resistito impavidamente insieme ai suoi 60 cavalli : Emiliano Brandimarte di Norcia.
Ora con le previsioni meteorologiche che prevedono l'arrivo della neve e del gelo anche Emiliano , ultimo allevatore ha dovuto lasciare l'altopiano di Castelluccio. Adesso Castelluccio è un borgo vuoto e silente in balia delle raffiche di vento e dei turbini di neve.
Tra qualche mese, alla fine dell'inverno, i cavalli però faranno il percorso a ritroso, ritornando ancora sull'altopiano per riprendere la loro vita brada tra i pascoli e i fiori spontanei, avanguardia di quel popolo di agricoltori che vogliono tornare a Castelluccio a coltivare lenticchie, cicerchie, farro per la gioia dei turisti e dei visitatori”.
AIGAE è l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche , l’unica rappresentanza ufficiale di categoria presso il Governo .