Progetti UE per affrontare le cause della migrazione
Fra queste operazioni, in particolare, il quadro di partenariato con i Paesi terzi mira ad intervenire proprio su questi punti con una strategia dal lungo orizzonte temporale.
Nei primi mesi, il quadro di partenariato ha operato in cinque Paesi: Etiopia, Mali, Niger, Nigeria e Senegal e ci sono già i primi risultati.
In Niger, le persone che hanno attraversato il deserto verso la Libia sono scese dai 70 mila di maggio a 1500 di adesso. Contestualmente, oltre 100 trafficanti di esseri umani sono stati portati a processo e più di 90 veicoli destinati al trasporto dei migranti sono stati catturati. Risultati, questi, che, per l'Alta Rappresentante UE per la politica estera Federica Mogherini, dovrebbero incoraggiare i Paesi Membri verso ulteriori sforzi in questa direzione.
La Commissione vuole allargare l'area d'intervento dei diversi programmi di supporto e aumentare il numero dei progetti in loco. Un sistema d'interventi che prevede 28 diverse azioni congiunte per un valore complessivo di €381 milioni sarà presto avviato nelle regioni del Sahel e del bacino del lago Ciad.
Il 14 dicembre, poi, è stato approvato un nuovo pacchetto d'azione per il Corno d'Africa. Intervento, questo, la cui importanza dal punto di vista non solo economico ma anche umanitario è stata sottolineata dal Commissario UE alla Cooperazione internazionale Neven Mimica.
Nel complesso, le risorse finanziarie mobilitate dalle istituzioni europee per il conseguimento degli obiettivi fissati è imponente. Basti pensare che al fine di supportare il Piano d'azione stabilito a La Valletta il Fondo fiduciario per l'Africa (EUTF) ha ricevuto €500 milioni in più portando l'ammontare complessivo di risorse finanziarie del fondo a €2,5 miliardi.
Altri €730 milioni saranno aggiunti nel corso del 2017. Ad oggi, sono 64 i programmi finanziati dal fondo che contribuiscono a salvare da trafficanti e povertà migliaia di migranti e le loro famiglie garantendo loro prospettive sostenibili nei Paesi di origine e promuovendo, al tempo stesso, i quadri di migrazione legale e sicura.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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