Dieci anni dopo, l’Italia commissaria le discariche abusive
Il Ministro ha immediatamente smentito che tale nomina sia un implicita 'condanna' del comportamento delle Regioni in materia: "Lungi dal voler essere punitiva nei confronti delle Regioni – spiega Galletti – la nomina vuole essere uno strumento di accelerazione per riconsegnare ai cittadini aree mortificate da anni di abbandono e incuria. Il commissario accompagnerà le amministrazioni comunali e regionali verso una definitiva soluzione del problema, rappresentando, inoltre, un forte segnale dell'impegno italiano nei confronti dei cittadini italiani e delle istituzioni europee che hanno pesantemente sanzionato l'Italia".
Una spiegazione che, comunque, richiama gli anni di ‘abbandono’ per i quali le Regioni non possono essere assolte e che non può che essere messa in relazione alla pesante condanna dell’Italia da parte della Ue.
Il 2 dicembre 2014, infatti, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia al pagamento di una sanzione forfettaria di circa 40 milioni di euro e di una penalità semestrale di oltre 42 milioni per la mancata esecuzione della sentenza di condanna del 26 aprile 2007 da parte delle amministrazioni comunali e regionali, all’interno del cui territorio ricadono le discariche non in regola con la direttiva rifiuti.
Attualmente, nel territorio nazionale rimangono in procedura di infrazione 133 e per 58 di queste, per le quali sono ormai decorsi tutti i termini, è stato nominato il commissario Monaco.