Tajani nuovo Presidente Parlamento Europeo: ottima scelta per Confartigianato Veneto
“Ricordo con piacere -prosegue il Presidente- come l’On Antonio Tajani abbia avviato nell’ottobre del 2012 la prima campagna europea voluta da Parlamento e Commissione Ue per sensibilizzare istituzioni, imprese e opinione pubblica sull'attuazione della direttiva sui ritardi di pagamento. Un passaggio fondamentale che ha portato all’approvazione a fine anno del decreto legislativo di recepimento della direttiva 2011/7/UE sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese, e tra Pubbliche Amministrazioni e imprese. Ed è grazie alla sua abilità che a febbraio del 2013 fu aggirato il problema del ritiro della proposta di direttiva sul made in.. del 2005 (che imponeva il 'made in' per alcuni prodotti provenienti dai paesi terzi), ritirata perché ritenuta discriminatoria, e contraria alle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), proponendo alla Commissione europea di adottare un pacchetto per la tutela dei consumatori”.
“Ora con la sua elezione alla Presidenza del Parlamento Europeo siamo certi -afferma Bonomo- rilancerà e sosterrà con ancora maggiore forza, con il supporto di tutte quelle forze economiche e sociali, comprese le associazioni dei consumatori, l’introduzione della norma sull’obbligatorietà dell’etichettatura di origine per le merci di importazione in U.E. Il trattato di Lisbona del 2009 infatti, ha conferito importanti nuovi poteri al Parlamento europeo, ad esempio per l’approvazione del bilancio comunitario, poteri che gli eurodeputati possono usare come leva per strappare posizioni politiche più comunitarie e meno obbedienti agli interessi di qualche Paese nazionale in particolare”.
“Come ha affermato al momento della sua candidatura – conclude Bonomo- il Presidente non ha un suo programma specifico in quanto dovrà portare avanti le politiche votate dal Parlamento, ma confidiamo sul fatto che avrà una sensibilità particolare per sviluppare tutti quei temi che interessano da vicino il manifatturiero italiano e veneto in particolare. Come ad esempio nel prevedere maggiori controlli sia doganali sia sanitari alle frontiere Europee per tutte le merci del settore moda in ingresso, per verificarne la salubrità (che se associata alla tracciabilità permetterebbe di individuarne l’origine e quindi bloccare merci che non rispondono ai criteri produttivi europei in termini di salute pubblica). L’aumento delle dermatiti da contatto indicano chiaramente l’utilizzo di materiali chimici dannosi per l’uomo e che da diversi anni non sono più utilizzati in Europa ma non vietati in altri Paesi”.