Ferrovie, i treni parleranno sempre più "europeo"
Il nuovo sistema, conosciuto come ERTMS (European Rail Traffic Management System), consentirà di eliminare i 15 sistemi di segnalamento ferroviario attualmente in vigore nei vari Stati sostituendoli con uno standard europeo unico, valido e riconosciuto da tutti.
Il progetto mira a fornire maggiori garanzie alle imprese ferroviarie e ad agevolarne gli investimenti, per far sì che nel 2023 già metà della rete ferroviaria europea si sia adeguata ai nuovi parametri e sia quindi più sicura, affidabile e competitiva a livello internazionale.
La completa entrata in vigore dell'ERTMS permetterà anche di ridurre i costi di trasporto di persone e merci e di migliorare l'efficienza della rete soprattutto sulle lunghe distanze. Al momento, infatti, la rete ferroviaria strategica europea si basa su nove corridoi fondamentali che collegano tra loro tutti gli estremi dell'Unione, dal Mare del Nord al Mediterraneo passando per il Mar Baltico, il Danubio, le Alpi e la parte orientale.
Attraverso questi corridoi si lavora per collegare i poli dell'Europa in modo solido e qualitativamente omogeneo, promuovendo l'integrazione delle aree urbane e dei binari destinati al trasporto merci, l'uso di energie rinnovabili e le soluzioni di trasporto innovative.
Il progetto è supervisionato dal Coordinatore dell'ERTMS Karel Vinck ed è considerato ora più che mai come una parte centrale per lo sviluppo dell'intero network europeo. A conferma di questo negli ultimi due anni l'Unione Europea ha stanziato più di 700 milioni di Euro per perfezionare l'ERTMS e migliorare la viabilità, ed ha attivato varie iniziative di promozione e finanziamento rivolte al mondo dei trasporti riassunte nel "Meccanismo per collegare l'Europa".
Questo programma prevede inoltre la concessione di 26.25 miliardi di Euro, presi dal budget europeo 2014-2020, al progetto TEN-T per ridurre le differenze tra i sistemi di trasporto nei vari paesi, rimuovere le falle che minano il loro corretto funzionamento e superare le barriere tecniche che sono incompatibili con il traffico ferroviario.
Come ha ricordato Violeta Bulc, Commissaria europea per i trasporti, l'obiettivo comune cui tende l'Unione è creare uno spazio ferroviario unico in cui i treni possano attraversare le frontiere senza impedimenti.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea