Person of interest
In una New York sconvolta per gli attentati del 2001, un miliardario genio, Harold Finch inventa una macchina che grazie ad un'intelligenza informatica, invia il numero di previdenza sociale di persone in pericolo di vita che devono essere aiutate e salvate.
Questo meccanismo nasce con l'idea di prevenire attacchi alla sicurezza nazionale dando così la possibilità alle autorità di sventarli per tempo. Una volta arrivato il numero Finch e il suo “aiutante” John Reese, hanno circa 48 ore di tempo per trovare il soggetto e salvarlo.
Reese è un ex ufficiale delle forze speciali dell'esercito americano, uomo dolorante con un passato pesante e un amore perduto, che si lancia nella missione proposta da Finch per dare ancora un senso alla vita. Le loro storie sono molto diverse, ogni volta persone e destini differenti.
Nell'arco delle puntate saranno coinvolte anche le mafie e le alte autorità della sicurezza americana. Di supporto ai nostri salvatori ci sono anche un poliziotto, Lionel Fusco, a cui Reese salva la vita e Joss Carter, inflessibile donna poliziotto.
La serie è composta da 5 stagioni, l'ultima è in corso di programmazione e pare che rimarrà davvero di chiusura. Ora, perchè ne scrivo e la consiglio? Perchè è fatta bene, ben girata e punta un occhio anche critico sul grande fratello che ci osserva. Il controllo delle vite è finalizzato solo alla tutela? In rete c'è tutto e ci siamo tutti, sarà un bene? A ognuno di voi il giudizio finale.
Sabrina Marcon