I diritti del lavoro possono diventare il futuro dell’Europa
Tra le indicazioni politiche espresse nelle "raccomandazioni", quella che appare tra le più fondamentali per la politica comunitaria è la richiesta di garantire a tutti i lavoratori i diritti essenziali di base, qualunque sia la forma di occupazione o di contratto. La relatrice in aula, Maria João Rodrigues (S&D, PT) ha dichiarato: «Oggi, molti cittadini europei si sentono non protetti di fronte alla concorrenza globale, alla rivoluzione digitale e alle politiche di austerità. Con questo pilastro europeo dei diritti sociali, miriamo a riattivare l’UE come scudo protettivo: prevenire la povertà infantile, rafforzare le garanzie per i giovani, garantire i diritti sociali di base anche alle persone che lavorano con nuove forme di occupazione, e, infine, introdurre la carta di sicurezza sociale europea per aiutarli a tenere traccia dei loro contributi ai regimi sociali ovunque essi lavorano nel mercato unico ».
Salvaguardare i diritti anche nelle nuove forme di occupazione
Il Parlamento invita la Commissione a proporre norme comunitarie in materia di condizioni di lavoro dignitose da applicare alle nuove forme di lavoro, come il lavoro su richiesta (on demand) o il lavoro mediante piattaforme digitali. I deputati, inoltre, sollecitano gli Stati membri a far rispettare le norme del lavoro in modo più efficace, in particolare per sconfiggere il lavoro sommerso. A tal fine, propongono l'introduzione di una carta di sicurezza sociale europea che dovrebbe contribuire a garantire la protezione sociale equa per i lavoratori che contribuiscono a sistemi di welfare tenendo traccia dei loro contributi, accumulati in conti personali.