Con integrativo chimica gomma plastica, Veneto all’avanguardia nel welfare aziendale
Un CCRL che prosegue (vedi quello del Sistema Moda siglato di recente) nella rivoluzione dei normali canoni della contrattazione territoriale sin qui adottati. Accanto infatti ad una quota ridotta di retribuzione da erogare, si introduce il tema del welfare mediante l'istituzione di quota di versamento destinata alla previdenza complementare. Il versamento, obbligatorio, verrà effettuato per il tramite di EBAV semplificando gli adempimenti alle imprese.
Il contratto interessa in regione oltre 1.500 imprese artigiane ed i loro 4.500 dipendenti.
"E' una novità che questa quota sia prevista in un contratto regionale” affermano Cenedese e Guglielmini, rispettivamente presidente del settore vetro e del settore Chimica della federazione Regionale, e la ragione di una scelta di tal genere è dovuta alla crisi del sistema pensionistico italiano i cui effetti si vedranno già nei prossimi anni con l'evidenza delle pensioni calcolate totalmente con il sistema contributivo. Si è pensato di iniziare a costruire uno scudo protettivo per i nostri lavoratori perché non vogliamo che loro diventino i nuovi poveri del 2050”.
Non è una quota alta quella messa a disposizione della previdenza complementare in quanto è ritagliata all'interno dei costi complessivi del contratto regionale, ma è comunque l'inizio di un percorso condiviso con le OOSS.
Ai lavoratori è stata inoltre data la possibilità di scegliere la destinazione all'interno dei due Fondi negoziali esistenti per l'artigianato, Solidarietà veneto o Fonte.
Un CCRL che non ha aumentato i costi per le imprese, anzi. “Abbiamo cercato -concludono i due Presidenti- di ristrutturare e rimodulare il vecchio premio, oggi non più decontribuito, in una prospettiva di welfare di alto livello destinato al futuro”.
Le novità non si fermano qui: aumentata la flessibilità dell'impresa sull'utilizzo dei contratti a termine, confermati gli strumenti della flessibilità di orario già esistenti e le prestazioni di Ebav con particolare attenzione al settore del vetro artistico, favorita l'assunzione dei disoccupati fruitori di trattamenti di disoccupazione attraverso la disciplina dell'utilizzo dell'apprendistato.
"E' un accordo che dura due anni in quanto la riflessione, alla scadenza posta a febbraio 2019, dovrà vederci impegnati ad un ulteriore passo in avanti sull'applicazione della normativa sui premi di risultato e sul welfare. Insomma un Veneto artigiano che comincia il suo percorso cambiando i paradigmi della contrattazione nelle piccole e nelle micro imprese" conclude il presidente regionale Agostino Bonomo.