L’Europa teme che l’Italia possa andare ad elezioni anticipate
L’Unione Europea ha espresso una generale preoccupazione per tutti quei Paesi che andranno alle urne nel 2017: “Le numerose elezioni che si terranno in Europa quest’anno”, al pari dei “negoziati per la Brexit” e delle “intenzioni della nuova amministrazione Usa” alimentano quelle “incertezze” che rappresentano “rischi eccezionali”. In questo contesto il rischio per l’Italia è che un eventuale voto anticipato possa danneggiare il percorso di crescita dei conti italiani.
I ‘numeri’ dell’Italia restano preoccupanti per il debito pubblico
Un voto anticipato, sostiene l’UE, potrebbe mettere a rischio il rispetto degli “impegni presi pubblicamente dal Governo” relativi a un aggiustamento strutturale dello 0,2% del Pil, misure che “saranno prese in considerazione non appena ci saranno sufficienti dettagli”.
Del resto i numeri dicono che la crescita italiana ha registrato un miglioramento nel 2016 (+0,9% anziché +0,7% previsto a novembre). Resta inchiodato al 2,4% del Pil il deficit nominale, che nel 2018 potrebbe addirittura schizzare al 2,6% a politiche invariate. In crescita anche il debito pubblico: dal 133,1% di novembre, il valore atteso per il 2017 è pari a 133,3% a causa degli interventi a sostengo del settore bancario.
Per quanto riguarda la disoccupazione, il tasso resta oltre quota 11% (11,6% per il 2017), mentre l’inflazione 2017 dovrebbe andare a quota 1,4%.