Una "finestra" per l’assunzione dei precari della Pubblica Amminstrazione
Il piano straordinario per le assunzioni coprirà il triennio che va dal 2018 al 2020 e si snoderà su un doppio binario. Da una parte si dà la possibilità di trasformare in fisso chi già lavora in una data amministrazione a tempo determinato ed è stato selezionato tramite concorso; dall’altra si consentirà di aprire bandi che destinino almeno il 50% dei posti disponibili al personale interno con contratti di lavoro flessibile. Quindi chi ha già fatto un concorso può essere assunto senza doverne fare di nuovi, mentre gli altri avranno l’opportunità di poter partecipare a un concorso contando su una quota consistente di posti a loro dedicati.
Le altre questioni che saranno affrontate nel tavolo con i sindacati
«Per noi ci sono tre fatti importanti – dice il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo – e coincidono con gli articoli 2, 5 e 40 del Testo unico della P.a. Riguardano lo spazio da riservare alla contrattazione». «È importante – sottolinea il segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava – sanare una lunga storia di precariato e permettere di utilizzare nella P.a forme di contratto come l’apprendistato qualificato, così da dare spazio a giovani laureati». “Siamo a buon punto” è invece il commento del segretario generale della Confsal Unsa, Massimo Battaglia.