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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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I vini del Piave con il pesce adriatico e il bisato in speo

18/11/2006
Dopo i grandi vini del Collio di Marco Felluga, la serata della Compagnia del bisato in programma a Marano Lagunare (Udine) al ristorante Ai 3 canai per venerdì 24 novembre, sarà l'occasione per degustare un inedito abbinamento tra il pesce adriatico e il bisato in speo e i vini della Doc del Piave. In diverse occasioni i gourmet veneti che avevano partecipato alle serate del bisato in speo avevano invocato l'abbinamento tra il piatto tradizionale maranese e il vino Raboso. Questa volta potranno verificare la veridicità della ipotesi da loro avanzata. Sarò infatti il presidente della Doc del Piave, Pierclaudio De Martin, assieme ad alcuni produttori, a presentare lo Chardonnay, l'Incrocio Manzoni, il Raboso fatto alla vecchia maniera, un vino rosso fresco e giovane che si conserva tale a distanza di anni, il Raboso innovativo, fatto macerare sulle bucce e quindi più strutturato, e il Raboso passito. I piatti sono stati approntati con la consueta attenzione agli abbinamenti dallo chef Giorgio Dal Forno. La volta scorsa, sempre Ai 3 canai, Marano Lagunare si è confermato come efficace laboratorio del gusto e delle tipicità di alta caratura. Sono stati infatti i vini del Collio a essere messi al vaglio dei gourmet e dei degustatori, che hanno scelto le proposte della Compagnia del bisato per approfondire le loro conoscenze sulle tradizioni della cucina adriatica e lagunare, e sui prodotti enologici d'elite del Vigneto regionale. Ancora una volta infatti, il ristorante di Dal Forno si è affollato davvero di tecnici ed esperti, anche perché, accanto alla proposta di piatti di riscoperta e nel contempo innovativi', si trattava di apprezzare in anteprima due nuovi prodotti di Marco Felluga, patriarca dei viticoltori del Friuli Venezia Giulia, uno dei fondatori della Doc Collio. Gli onori di casa sono stati fatti da Aurelio Zentilin, Capo della compagnia del bisato, il quale, da esperto biologo, ha spiegato le fonti della cucina maranese, richiamandosi nel contempo ai prodotti della pesca stagionale impiegati da Dal Forno per preparare le gustose pietanze. Poi, il presidente dell'Associazione regionale della Stampa agricola e agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, Carlo Morandini, ha ricordato il premio giornalistico Valerio Ghin, patrocinato dalla Banca popolare Friuladria, del quale stanno scadendo i termini per la presentazione dei lavori in concorso. E ha introdotto Gianni Ottogalli, delegato provinciale dell'Associazione Italiana Sommelier, della quale è uno dei fondatori della sezione regionale. Ottogalli si è soffermato sugli azzeccati abbinamenti cibo-vino della serata, in particolare tra il Pignolo 2003 di Felluga e il bisato in speo, e sulla qualità dell'evento. Per poi parlare, seguito da un lungo applauso, dei vini presentati in anteprima da Roberto Felluga, figlio di Marco, che da anni segue le aziende paterne. Roberto ha spiegato l'impegno a tutto campo dell'azienda isontina, che si avvale della collaborazione dell'Università di Torino per l'ottimizzazione dei cloni e del vigneto. Azienda che è impegnata su due versanti: il rilancio dei vitigni internazionali, per stare alla concorrenza sui mercati internazionali, ma nel contempo la valorizzzazione degli autoctoni, come il Pignolo. Un vitigno, ha ricordato, che stava per scomparire se non se ne fosse stato salvato un piccolo vigneto accanto all'Abbazia di Rosazzo, dal quale sono poi state riprodotte le marze e le barbatelle per l'impianto di nuovi vigneti. Un vino rosso appagante, elegante, non troppo carico, ideale per il matrimonio con il bisato in speo. Così come il profumato Pinot ha accompagnato ottimamente le "capelonghe in tecia"(cappelunghe alla maranese), le "sepete sbisignele col selino e vuvi de volpin salai" (insalata di seppioline con sedano e bottarga), il "vulpin fumigò co le erbe de paluo" (volpina affumicata con le erbe di laguna), "canoce gratinae co i oduri" (cannocchie gratinate alle erbette fini). Ed ecco il Molamatta 2005 sempre di Marco Felluga (Pinot Grigio e Tocai) andare a braccetto con il "riso co le cape de fero e radicio ciosoto" (riso con le cappelunghe e radicchio di Chioggia), e i "sigari de pasta co la sarsegna in tocio" (sigari di pasta al rosmarino ripieni di alzavola con la sua salsa e crema di lenticchie. Come molto gettonato è stato il Moscato Rosa 2003, sempre di Marco Felluga. Un Moscato vinificato in rosso che ha colto nel segno. Il prossimo appuntamento con la Compagnia del bisato per il 24 novembre con i grandi vini della Doc del Piave.

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