Oltre tutti i muri, Ue e Canada scelgono l’accordo commerciale
L’accordo CETA eliminerà i dazi sulla maggior parte dei beni e dei servizi e prevede il mutuo riconoscimento della certificazione per una vasta gamma di prodotti. Il Canada aprirà il mercato degli appalti pubblici federali e municipali alle imprese europee (per il Canada il mercato europeo è già accessibile). I fornitori europei di servizi quali il trasporto marittimo, le telecomunicazioni, l’ingegneria, i servizi ambientali e la contabilità avranno accesso al mercato canadese.
Maggiore tutela anche per i prodotti italiani di qualità (esclusi i formaggi)
Durante i negoziati, l'UE ha garantito la protezione di oltre 140 indicazioni geografiche europee per cibo e bevande venduti sul mercato canadese. L'accordo CETA non rimuoverà le barriere doganali per i servizi pubblici, i servizi audiovisivi e di trasporto e per alcuni prodotti agricoli, come ad esempio i prodotti lattiero-caseari, il pollame e le uova.
Dopo la votazione, il relatore Artis Pabriks (PPE, LV) ha dichiarato che «con l'adozione del CETA, abbiamo preferito l'apertura, la crescita e standard elevati contro il protezionismo e la stagnazione. Il Canada è un Paese con il quale condividiamo valori comuni e un alleato sul quale possiamo fare affidamento. Insieme possiamo costruire ponti, invece di un muro, per la prosperità dei nostri cittadini. CETA sarà un punto di riferimento per gli accordi commerciali futuri in tutto il mondo».
I negoziati CETA erano stati avviati nel maggio 2009, si erano conclusi nel settembre 2014 ed il relativo accordo era stato firmato il 30 ottobre 2016.