Hanno più di sessantanni le “tre leggi della robotica” inventate da Isaac Asimov e generalmente accolte da tutti gli scrittori di fantascienza, ma il Parlamento Europeo in problema se lo è posto concretamente: quando ci saranno auto senza conducente a circolare per le nostre strade, come ci si dovrà comportare per le responsabilità in caso di incidente? E se un robot dotato di intelligenza artificiale dovesse produrre un danno ad un essere umano?

Il Parlamento in seduta Plenaria ha votato una risoluzione nella quale si chiede alla Commissione europea di proporre norme in materia di robotica e di intelligenza artificiale per sfruttarne appieno il potenziale economico e garantire un livello standard di sicurezza e protezione dei cittadini. Nella risoluzione è scritto che un progetto di legge è urgente e necessario per chiarire le questioni di responsabilità, in particolare per le auto senza conducenti proponendo una specifica assicurazione obbligatoria e un fondo integrativo al fine di garantire che le vittime di incidenti che coinvolgono auto senza conducente siano completamente risarcite.

Il Parlamento si pone anche il problema etico della disoccupazione indotta dai robot

Visto il crescente utilizzo della robotica, i deputati propongono un codice di condotta volontario sulla robotica per ricercatori e progettisti, volto a garantire che essi operino nel rispetto delle norme legali ed etiche e che il design del robot e il suo utilizzo rispettino la dignità umana. Si ritiene utile a tal fine la creazione di un'Agenzia europea per la robotica e l'intelligenza artificiale, per dare alle autorità pubbliche competenze tecniche, etiche e normative.

«Sono lieta per l’approvazione della mia relazione sulla robotica – ha detto la relatrice Mady Delvaux (S&D, LU) – ma mi rammarico che la coalizione di destra formata da ALDE, PPE e ECR si sia rifiutata di prendere in considerazione le possibili conseguenze negative della robotica sul mercato del lavoro. La coalizione ha quindi rifiutato un dibattito aperto e lungimirante, ignorando le preoccupazioni dei nostri cittadini».