Saremo Sanremo...
Improvvisamente noi medi ascoltatori diventiamo musicologi e censori, denigriamo l'evento anche senza seguirlo, pare sia disdicevole solo parlarne, una sorta di ipocrisia evidente dato che in realtà come sempre gli ascolti sono sempre molto alti.
Allora forse è il caso di ricordare che aldilà delle polemiche per costi pubblici di manifestazioni simili, che poi risultano perfino vantaggiose col ripagamento pubblicitario, dietro ad una macchina così imponente ci sono autori, musicisti, cantanti che, dal provino in poi, lavorano con la mente al pari di uno scienziato. Alle spalle della musica, leggera o meno, ci sono i conservatori, ci sono centinaia di ore di studio, ci sono arrangiatori capaci e tecnici sopraffini per le registrazioni e i missaggi.
Esattamente come i calciatori da divano che sanno tutto dall'alto delle ciabatte, anche i censori musicali pontificano molto spesso avendo difficoltà a suonare non dico uno strumento ma anche il campanello di casa.
E poi la meraviglia è che tra qualche anno tutte le canzoni, belle o brutte, diventeranno comunque un must, perchè è insito nel nostro Dna apprezzare in modo stratosferico le cose del passato. Pensiamo per un attimo ai Vasco, Battiato, Milva, Endrigo ma anche ai più relativamente recenti Ramazzotti, Alice, Elisa ecc...quante critiche allora e quanta passione ora nel ricercarli e ascoltarli.
Quindi armiamoci di pazienza e vedremo nel giro di un decennio che anche i Gabbani, Bernabei, Meta, Atzei saranno annoverati tra i migliori.
Noi siamo quello che leggiamo, vediamo, ascoltiamo e quindi saremo...Sanremo!
Lunga vita alla canzone italiana!
Sabrina Marcon