Lombardia, prima regione in Italia per competitività
Questi i dati dell'edizione del 2016 dell'indice della competitività regionale, pubblicato dalla Commissione europea. Lo studio definisce la competitività regionale come la capacità di una regione di offrire un ambiente attraente e sostenibile alle aziende e ai cittadini, che vi vivono e lavorano.
Dati che però forniscono una immagine in chiaroscuro della Lombardia: alto livello di sviluppo economico, ma prestazioni meno soddisfacenti, in termini di competitività, rispetto alle altre regioni europee con lo stesso PIL.
Gli aspetti di competitività ai quali bisogna fare maggior attenzione sono rappresentati dalle istituzioni, dall'istruzione, dal mercato del lavoro e dalla disponibilità tecnologica delle imprese.
Guardando all'Italia, si vede come ci siano delle aree di sviluppo ben distinte. Secondo i valori presi in considerazione, i risultati peggiori si concentrano al Sud, con una ripresa al centro ed un ulteriore miglioramento al Nord. Nonostante la situazione europea generale non sia delle migliori, le performance e lo sviluppo economico italiano appaiono essere al di sotto rispetto a quelle francesi e tedesche.
Da queste classifiche si è reso evidente come, nella maggior parte dei Paesi UE, le regioni dove si trova la capitale sono quelle che presentano una maggiore competitività (eccezion fatta per l'Italia). Paesi come il Regno Unito e la Francia ne sono un esempio.
Questo determina delle variazioni all'interno dei Paesi dovute proprio alle prestazioni migliori delle Regioni capitali rispetto alle altre.
La situazione rilevata ad oggi non è molto differente da quella del 2013, le Regioni tedesche hanno continuato ad avere un punteggio stabile, mentre le Regioni del Belgio, compresa la Regione capitale, hanno visto una riduzione nel punteggio.
In Italia ben 4 regioni hanno visto una riduzione del loro punteggio a partire dal 2013.
La novità dell'edizione del 2016 (rispetto a quelle del 2010 e del 2013) è la creazione di uno strumento web interattivo che per una più approfondita analisi di ciascuna regione permette una comparazione sia tra "pari" (le regioni, cioè, che rientrano nello stesso gruppo sulla base del valore del PIL pro capite) sia con tutte le regioni dell'Unione europea.
Come ha affermato la Commissaria alle politiche regionali Corina Creţu: "Questo indice è uno strumento prezioso per una migliore definizione delle politiche" perché permette di mettere a confronto le diverse strategie e i modelli di crescita in Europa.