C’è anche un brand italiano tra i dieci più "potenti" al mondo. L’inchiesta è stata effettuata dalla società di consulenza aziendale "Brand Finance" che ha messo in fila i marchi tenendo conto del loro valore monetario ma anche del "peso" che il nome della società ha sul valore finanziario dela stessa.

Sei delle prime dieci aziende nella classifica sono società tecnologiche, ma quella italiana è una azienda produttiva: si tratta della Ferrari.

Il 2016 è stato l’anno migliore in termini di vendite per il marchio di vetture sportive, con la consegna di 8.014 macchine; i profitti sono cresciuti inoltre di 116 milioni di dollari nel 2016 per un totale di 432 milioni di dollari. Ma quel che conta è il valore universalmente riconosciuto del ‘Cavallino rampante’ un marchio che si ritrova su gadget di ogni tipo e che in tutto il mondo si identifica con la qualità del prodotto italiano.

Lego non muore mai, mentre Disney non convince

Se non può sorprendere che il podio di una classifica dei marchi più influenti al mondo veda schierati nomi quali Google e Nike, desta maggior curiosità che al primo posto assoluto della classifica “Brand Finance” figuri il brand Lego. Dopo la bancarotta del 2000, Lego ha realizzato i punteggi alti nei parametri fondamentali dell’indagine “Brand Finance”: il nome Lego è quello che chiunque non mondo riconosce ed è al primo posto per “familiarità, fedeltà, promozione, investimenti in marketing, soddisfazione del personale e reputazione aziendale”.

Altra sorpresa è il tracollo di popolarità di un marchio come la Disney che negli anni scorsi era in vetta alla classifica. Quest’anno, nonostante un ottimo anno finanziario e nonostante abbia inaugurato il più grande parco di divertimenti Disneyland del mondo a Shanghai, gli operatori di Wall Street non sono convinti della prospettive del marchio a causa dei costi sempre crescenti dell’emittente sportiva ESPN e dell’incertezza che circonda la successione del suo AD Bob Iger.