Le organizzazioni ambientaliste contro la Ue sui temi della giustizia
La Convenzione di Aarhus, sottoscritta nel 1998 sotto l’egida del Comitato Economico per l’Europa delle Nazioni Unite, l’UNECE, sancisce il “diritto di di ogni persona ad accedere alle informazioni, al processo decisionale e alla giustizia con riferimento alle materie ambientali”. Ma un’interpretazione troppo selettiva della Convenzione da parte di Bruxelles rende più difficile, per non dire impossibile, opporsi a iniziative che potrebbero interessare un numero elevato di organizzazioni o imprese.
In sede di Nazioni Unite viene giudicata negativamente l’interpretazione Ue
La stessa UNECE ha espresso un parere assai negativo sull’interpretazione della Convenzione data dalla UE e questa è stata considerata una prima vittoria dagli avvocati ambientalisti di ClientEarth e dalle altre associazioni ambientaliste. «L’UE – commenta l’avvocato Anaïs Berthier – ha firmato la convenzione delle Nazioni Unite nel 1998 promettendo ai cittadini le informazioni e l’accesso alla giustizia di cui hanno bisogno per far rispettare il diritto ambientale. Ma a nessun individuo o ONG è mai stato permesso di sfidare le istituzioni europee dinanzi alla Corte di giustizia. Questa è la prova di un forte e persistente deficit democratico nella UE».