Libertà
Inutile osservare che nel mondo occidentale, almeno da 70 anni a questa parte, le condizioni di pace e di miglioramento sociale e democratico sono sufficienti e salvo qualche caso anche ottime.
Il pensiero da sviluppare è quello legato agli impegni, spesso pastoie, che viviamo nel quotidiano.
Supponiamo che dopo una vita di lavoro, oppure, perchè ce lo possiamo permettere, si pensi di andare sei mesi al “caldo”, intendendo una vacanza o “fuga” per un bel periodo lungo. Ebbene la faccenda si presenta così: scadono le bollette di gas, luce, telefono, acqua, affitti, bisognava prenotare i libri e l'iscrizione per la scuola dei figli, scade il bollo auto, bisogna rinnovare la patente, la carta d'identità, il passaporto, l'abbonamento ai mezzi pubblici, una multa vecchia di tre mesi che ci arriva con la bellissima busta azzurrina...questo e molto altro.
Dimenticavamo: la denuncia dei redditi !
E' vero che parte di queste incombenze potranno essere delegate a banche e parenti, altre con molta difficoltà. Ergo, se dovessimo pensare di partire per un lungo periodo, oltre a fare appello a tutti i nostri appunti e alla nostra ferrea memoria dovremmo farci un vero training autogeno per scacciare le streghe che ci suggeriranno di non partire.
In conclusione, vacanze brevi e col pensiero fisso alle incombenze: è libertà questa?
Sabrina Marcon