Quest'anno è caduto il 12 aprile, proprio a ridosso delle feste pasquali, nel corso delle quali spesso accade che ci si conceda quel "qualcosa in più", l’Alcohol Prevention Day, sostenuto dal Ministero della Salute in stretta collaborazione con la Società Italiana di Alcologia, l’Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti Territoriali - AICAT ed Eurocare, nell’ambito di un intero mese di aprile che è tutto dedicato ad iniziative e all’informazione sulle problematiche legate all’alcol.



Di Club Alcologici in Veneto ce ne sono oltre 470, quasi uno in ogni comune: è uno spazio di relazioni finalizzato a costruire uno stile di vita libero dalle bevande alcoliche e altre sostanze. Il prof. Hudolin, fondatore dei Club, diceva che “non basta lavorare per l'astinenza dall'alcol. Ognuno di noi deve accettare di alleviare le sofferenze umane, prevenire una catastrofe planetaria e cooperare per una pace e giustizia sociale”.

Una scelta non per il proibizionismo, ma di riflessione e informazione

«Secondo il nostro approccio ecologico-sociale – spiega Annarosa Pettenò, Presidente dei Club del Veneto – proteggere e promuovere la salute significa offrire alle persone informazioni ed occasioni di riflessione su un comportamento talmente normale nella nostra cultura, qual è il bere bevande alcoliche, che non ci porta ad interrogarci sui rischi legati ad esso. Il nostro obiettivo quindi non è il proibizionismo ma mettere le persone nella condizione di poter fare delle scelte responsabili rispetto al bere e alla propria salute promuovendo una cultura che pone al centro la persona, la sua qualità della vita e delle relazioni, l'essere cittadino attivo e responsabile rispetto ai temi della salute, della pace, della solidarietà e della giustizia sociale».