Spreco alimentare: ogni anno ciascun europeo butta 173 chili di cibo
La deputata croata Biljana Borzan (S&D), relatrice in Commissione del testo approvato, sottolinea che: «Lo spreco e la perdita di cibo comporta anche un certo spreco di acqua, suolo, ore di lavoro, energia e di altre risorse preziose e spesso limitate. Gli esperti sostengono che la riduzione del 30% dei rifiuti alimentari da parte dei consumatori nei paesi sviluppati potrebbe salvare circa 400.000 chilometri quadrati di terreno agricolo entro il 2030».
Non servono 52 atti comunitari, serve una politica coordinata per tutta la filiera alimentare
Il 53% dei rifiuti alimentari proviene dalle famiglie, e per questo l’Europa ritiene necessario operare sul fronte dell’educazione dei consumatori: organizzare meglio la propria spesa, non comprare più del necessario; mettere il cibo nuovo in fondo al frigorifero così da consumare prima i prodotti in scadenza.
«Ci sono sprechi in ogni fase della filiera alimentare e del consumo – continua la deputata croata – Attualmente ci sono 52 atti comunitari che hanno un certo impatto, positivo o negativo, sui rifiuti alimentari. Abbiamo bisogno di una risposta politica coordinata a livello europeo che tenga conto non solo delle politiche sui rifiuti, la sicurezza dei prodotti alimentari e l'informazione, ma anche dell’economia, della ricerca e l'innovazione, l'ambiente, l'agricoltura, l'istruzione, e la società».