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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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AIDO Veneto: si è svolta a Vicenza l’Assemblea regionale

06/05/2017
L’Associazione saluta un 2016 particolarmente virtuoso.

I soci crescono di 2.500 unità all’anno negli ultimi cinque anni e lo scorso è stato un anno da record per i trapianti.

Resta aperta la grande sfida del progetto “Carta d’identità”: a un anno e mezzo dall’avvio della possibilità di dichiarare il consenso alla donazione presso le Anagrafi, meno di un quarto dei Comuni in Veneto ha concretizzato quest’opzione.

La presidente regionale Troietto: “E’ importante che ciascuno possa esprimersi liberamente e consapevolmente in vita”.

La presidente nazionale Petrin: “La donazione è un grande gesto di amore per chi soffre. Molto è stato fatto, ma bisogna fare ancora di più per riuscire a ridurre le liste d’attesa”.


Si è svolta oggi nell’Aula magna del Polo universitario di Infermieristica, a Vicenza, l’Assemblea annuale di Aido Veneto con il titolo “Avanti assieme, forti del nostro passato, per creare il futuro”, alla presenza della presidente nazionale, la veneziana Flavia Petrin; dei presidenti delle sezioni provinciali di Belluno, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza; del commissario di quella di Padova; del coordinatore del Centro regionale trapianti Giuseppe Feltrin e dei volontari di ogni provincia. Presente anche il direttore della Fondazione Banca degli occhi Diego Ponzin.

Nella sua relazione, la presidente regionale Bertilla Troietto ha illustrato il bilancio delle attività svolte nel corso dell’ultimo anno e gli ambiti che vedranno impegnata l’Associazione nei prossimi mesi.

Le manifestazioni di volontà

Il Veneto è la seconda regione in Italia per numero di soci Aido: 215 mila (1.330.000 iscritti in ambito nazionale), con una crescita di 2.500 unità all’anno nell’ultimo quinquennio. A questi si aggiungono altre 42mila persone che hanno manifestato la volontà di donare presso le Aziende sanitarie locali (19.136) e presso i Comuni (23.040), in quest’ultimo caso con il progetto “Carta d’identità” avviato nel settembre 2015. Complessivamente, pertanto, le persone disponibili a donare organi, tessuti e cellule in Veneto sono 263 mila.

Donazioni e trapianti in Veneto

Già all’inizio dell’anno, il presidente della Regione Luca Zaia aveva sottolineato la straordinarietà dei risultati conseguiti l’anno scorso: “Nel 2016 il Sistema trapianti del Veneto ha raggiunto risultati da record, con 579 trapianti effettuati, dei quali 489 da donatore deceduto e 90 da donatore vivente, il numero più alto degli ultimi dieci anni. Tra i quattro Centri Trapianto del Veneto, Padova fa da capofila con 334 trapianti effettuati, dei quali 177 di rene, 91 di fegato, 39 di cuore, 27 di polmone e 15 di pancreas. Verona ha effettuato 177 trapianti, di cui 110 di rene, 54 di fegato e 15 di cuore. I Centri trapianto del rene di Vicenza e Treviso hanno totalizzato rispettivamente 36 e 32 interventi”.

“Questi dati – ha detto la presidente di Aido Veneto Bertilla Troietto – dimostrano il forte impegno dei volontari Aido e di tutto il personale delle Istituzioni, del Centro regionale trapianti e dei Coordinamenti locali, delle Amministrazioni comunali e provinciali. Rappresentano un ottimo risultato che in questo primo quadrimestre dell’anno si sta confermando e in proiezione potrebbe addirittura migliorare alla fine del 2017. Questa soddisfazione, tuttavia, non ci deve distrarre o far abbassare la guardia perché si può e si deve fare di più per tutti quei pazienti che purtroppo non riescono ad arrivare al trapianto: lo scorso anno in Veneto a fronte di una lista d’attesa di 1.032 persone, 81 sono decedute”.

Progetto “Carta d’identità”

Per esprimere la propria volontà in merito alla donazione o meno degli organi ci sono quattro possibilità: scrivendola su un foglio di carta con data e firma oppure con altre tre opzioni che vanno registrate presso il ministero della Salute: iscrivendosi all’Aido o manifestando la propria volontà presso le Asl (progetto avviato nel 2000) o nei Comuni già al momento del rinnovo della carta d’identità (progetto avviato un anno e mezzo fa). Più precisamente: finora le manifestazioni di volontà presentate alle Asl locali sono state complessivamente 21.857 con 2.721 opposizioni e quelle alle Anagrafi comunali 26.772 con 3.732 opposizioni.

“Sul mezzo migliaio in totale, in Veneto sono attualmente circa 400 i Comuni che hanno compiuto la formazione e stanno completando l’iter di preparazione burocratico-amministrativo, ma solamente 120, cioè meno di un quarto, hanno cominciato operativamente a offrire questo servizio – ha spiegato Troietto – E’ su questo versante che il nostro impegno può aiutare ad accelerare l’applicazione della legge dando a tutti i cittadini l’opportunità di esprimere la propria volontà di donare o meno organi al termine della propria vita. Peraltro, un dato appare particolarmente significativo: quando è il soggetto a esprimere la propria volontà, anche al di fuori di Aido, la percentuale delle opposizioni è di circa il 12 per cento in Veneto, in linea con l’Italia; ma se a esprimersi sono i famigliari al momento del decesso, in Veneto sale al 27,3 per cento, avvicinandosi al 32,8 per cento italiano. Ciò riflette l’importanza di far sì che ciascuno possa esprimersi liberamente e consapevolmente in vita. Noi volontari di Aido abbiamo la responsabilità di andare avanti e di raggiungere nuovi traguardi per permettere a tutti coloro che hanno bisogno di avere la cura che li può salvare: il trapianto”.

Il saluto della presidente nazionale

All’assemblea regionale annuale (non elettiva), ha partecipato la presidente nazionale, la veneziana Flavia Petrin che ha portato il suo saluto: “Ringrazio la grande famiglia di Aido Veneto, la presidente Bertilla Troietto, i responsabili locali, tutti i volontari, gli amici e i simpatizzanti, per l’eccezionale lavoro condotto nel corso del 2016 che ha permesso al Veneto, terra da sempre molto attenta al volontariato e all’aiuto del prossimo, di eccellere a livello nazionale – ha affermato – Aido sta profondendo un grandissimo sforzo di sensibilizzazione della cittadinanza sull’importanza di fermarsi a riflettere che un momento triste e doloroso, qual è la perdita di una persona cara, possa trasformarsi in un’opportunità di rinascita per tanti malati che non hanno altra terapia a disposizione per guarire. La donazione è un grande gesto d’amore”.

Ha aggiunto Petrin: “La formazione, soprattutto delle nuove generazioni che non ci stancheremo di raggiungere nelle scuole, è fondamentale per fare cultura della donazione e cercare di vincere la sfida di liste d’attesa che ci chiedono quotidianamente di gettare ancora più in là il cuore per fare ancora di più e meglio. Purtroppo ancora oggi, in tutta Italia, c’è una lista d’attesa di 9 mila pazienti e 400 persone all’anno, in media più di una al giorno, perdono la vita in attesa di ricevere l’organo di cui hanno bisogno. L’auspicio è che l’avvio a regime del progetto “Carta d’identità”, anche con la prossima introduzione della tessera digitale, dia un’ulteriore spinta al nostro impegno e alla grande generosità dei veneti e degli italiani”.

Aido Veneto già sin d’ora dà appuntamento ai volontari e invita la popolazione alla Giornata nazionale del Dono con la tradizionale manifestazione di Aido Venezia in programma per domenica 28 maggio a Mestre (Venezia) con una cerimonia presso il centro “Card. Urbani” di Zelarino.

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