Continua la ricerca di sapori autoctoni che è sollecitata dalla Compagnia del bisato in speo di Marano Lagunare. Con l'arrivo della primavera ritornano le serate dedicate agli appassionati del pesce nostrano e dell'antica ricetta lagunare che vuole l'anguilla allo spiedo cotta molto lentamente al calor della brace, con il solo ausilio del sale grosso e di foglie d'alloro. La Confraternita guidata da Aurelio Zentilin, biologo, sta organizzando anche degli incontri culturali e nel contempo enogastronomici in trasferta. E' prevista infatti per i mesi più caldi una serata in laguna, nei casoni, dove sarà possibile degustare le pietanze di pesce fra le fragranze e i suoni dell'impagabile scenario ambientale. Un'altra serata si terrà a Cividale del Friuli, con l'abbinamento dei vini della Doc Annia presieduta da Sergio Bortolusso. Un ulteriore incontro avrà quale sede la Carpenè Malvolti a Conegliano (Treviso), e verterà sul confronto tra i vari modi di preparare l'anguilla, quelli friulani e quelli del veneto orientale. Il 24 marzo invece, alle ore 20,30, la serata degustazione avrà quale abbinamento un grande produttore del Friuli Venezia Giulia, con i suoi vini decisi, minerali, con i profumi del Carso. Si tratta di Edi Kante, il quale ha da poco avviato una campagna assieme a Stanko Radikon, per immettere sul mercato le bottiglie di vino da mezzo litro. Facilitano il consumatore, ma nel contempo permettono di utilizzare tappi di sughero più piccoli, che i sugherifici possono garantire più facilmente dall'attacco delle muffe che creano il temuto "sapore di tappo", causa dello scarto di una percentuale che arriva anche al 5 per cento del prodotto di ogni azienda. Vini saporiti, dunque, attendono i degustatori (la serata è aperta a tutti), come il Sauvignon 2003, realizzato sulla terra rossa calcarea a 250 metri sul livello del mare,vinificato con leggera macerazione e trattenuto per un anno in barrique. O come la Vitovska 2003, vitigno antico, anche in questo caso lasciato un anno in barrique. O lo Chardonnay 2003, pure barricato, o la Malvasia 2003, in barrique, o per finire lo spumante, fresca creatura di Edi Kante. Ma vediamo il menù predisposto da Giorgio Dal Forno, che in sala sarà aiutato dalla moglie Claudia e da Enzo Zatti, della delegazione della Bassa Friulana dell'Associazione italiana sommeliers. L'entrée sarà costituita dalla volpina affumicata e bocconcini di branzino con mais croccante. Antipasti: millefoglie di melanzane con filetti di alici, cipolla, pinoli, uvetta; cappelunghe scottadeo; canestrelli allo Champagne di Kante; julienne di seppioline allo zenzero. Primi piatti: risotto con cappericce e ortisonie vellutata di broccoletti con vongole veraci e canestrelli. Quindi il bisato in speo e la meringa con pinoli tostati e caramello.
Carlo Morandini
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