La ricetta europea per uscire dalla crisi: banche sotto controllo e investimenti
Il documento sottolinea come molti Governi abbiano registrato deficit di bilancio anche negli anni di prosperità e come le cose siano solo peggiorate quando le entrate fiscali si sono ridotte e le banche hanno avuto bisogno del supporto dei contribuenti e del denaro pubblico per non affondare. Per questo il Parlamento ha adottato una legislazione che rende la Banca Centrale Europea (BCE) direttamente responsabile della supervisione di più di cento fra le grandi banche della zona euro e questo assicurerà una migliore sorveglianza riducendo i costi per i contribuenti e l’economia.
Nella prossima seduta Plenaria il Parlamento aumenterà i fondi per le piccole imprese
L’Unione europea ha preso misure anche per assicurare il coordinamento fra le politiche economiche e fiscali dei vari Paesi ed a tal fine è stato lanciato il ‘Semestre europeo’, un ciclo annuale in cui la Commissione europea fornisce delle raccomandazioni per ciascun paese UE, raccomandazioni che sono poi adottate dai governi nel Consiglio e messe in atto a livello nazionale. Inoltre una delle preoccupazioni del Parlamento europeo è certamente l’evasione fiscale essendo questa una delle ragioni dei bilanci ridotti di alcuni Stati.
Problemi bancari e debiti pubblici alle stelle hanno significato pochi finanziamenti disponibili, che fossero pubblici o privati, per far ripartire l’economia. Per questa ragione l’UE ha lanciato nel 2015 un ambizioso piano triennale di investimento che usa garanzie UE per smuovere 315 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati. E nella plenaria di giugno il Parlamento porterà gli investimenti nell’economia dell’Unione a 500 miliardi entro la fine del 2020. Piccole e medie imprese innovative saranno le beneficiarie dell’estensione del piano.