Frenata PD sulla tutela degli utenti di smartphone e tablet
Ma al Senato, alcuni esponenti del PD hanno bloccato la legge, che non è nemmeno più stata rimessa in calendario per la votazione. E questo perché nella seconda parte la legge prevede anche la possibilità per l’utente di rimuove dal proprio smartphone i ‘programmini’ indesiderati e di installare quelli che sono di suo gradimento. Una norma questa che colpirebbe in particolare i prodotti Apple, nettamente in minoranza sul mercato e che più degli altri usano programmi esclusivi.
...e se nel prossimo futuro i nostri apparecchi funzionassero solo con app (decise da altri)?
Stefano Quintarelli, noto esperto della rete e aderente al gruppo parlamentare ‘Civici e Innovatori’ alla Camera, speiga che il suo disegno di legge intendo solo tutelare i consumatori. Da un lato ‘costringendo’ gli operatori telefonici alla correttezza pena una sanzione che non è stata fin qui quantificata. Dall’altro rafforzando i diritti già previsti nel Codice del Consumo che fa divieto di esercitare "discriminazioni dolose" che danneggino l'utente, imponendo programmi e servizi non richiesti.
Ma è proprio contro questa seconda parte che si è schierato Sergio Boccadutri, responsabile all'innovazione del PD, che parla di una legge contro la libertà di impresa e soprattutto contro Apple che sarebbe obbligata ad aprire il proprio sistema operativo per consentire agli utenti di scegliere che cosa installare sul proprio apparecchio.
Il vero rischio che si paventa da parte di chi sostiene il testo Quintarelli e che in futuro muoia l'accesso libero a internet su smartphone per essere sostituito del tutto dal mondo delle app: uno scenario nel quale i consumatori non avrebbero strumenti per difendersi.