Il Parlamento Ue condanna la svolta autoritaria in Turchia
Nel testo della risoluzione, visti i risultati del recente referendum in Turchia e l’espansione dei poteri presidenziali, i deputati deplorano la risposta sproporzionata del governo turco al tentativo di colpo di Stato del 2016 che ha portato a licenziamenti collettivi di dipendenti pubblici, alla liquidazione massiccia di mezzi di comunicazione, all'arresto di giornalisti, accademici, magistrati, difensori dei diritti umani e alla chiusura di numerose scuole e università.
In autunno una delegazione europea ad Ankara per non chiudere il dialogo
Nella risoluzione, approvata con 477 voti favorevoli, 64 voti contrari e 97 astensioni, viene comunque riconosciuta e sottolineata l'importanza strategica di buone relazioni tra l’UE e la Turchia e il proseguimento di un dialogo costruttivo e aperto al fine di affrontare le sfide comuni, quali la migrazione, la sicurezza e il terrorismo. I deputati sostengono la modernizzazione dell'unione doganale, ma hanno chiesto di integrare una clausola che renda i diritti umani e le libertà fondamentali uno dei presupposti essenziali per un nuovo accordo.
Il Parlamento invierà una delegazione ad Ankara in autunno con l'obiettivo di rinnovare il dialogo parlamentare con la Turchia.