È lite tra Francia-Germania e l’Europa per le tasse sul Web
Secondo il Ministro delle finanze francese, Bruno Le Maire, è “inaccettabile” che i big della sharing economy e le grandi multinazionali del web non contribuiscano alla crescita dell'economia europea.
L'iniziativa francese si inserisce nel solco del più ampio progetto di armonizzazione complessiva di tutte le corporate tax all'interno dell'Eurozona. Ma la portavoce della Commissione europea, Vanessa Mock, ha ricordato che sulle questioni della fiscalità vige in sede europea la regola dell'unanimità degli Stati membri.
In Italia invece Google ha cominciato a pagare le tasse
Francesco Boccia, presidente della Commissione bilancio della Camera, ha commentato: «Dalla Commissione e dall'Ecofin del 15 settembre servono risposte e proposte concrete, non l'elenco di buone intenzioni corredato dall'immancabile documento finale in cui si rinvia tutto per la consueta gioia dei vertici delle Over the Top. L'Europa si è ridotta ad essere il colabrodo fiscale dell'economia al tempo del digitale».
L’Italia, grazie alle inchieste della Gdf, della procura di Milano e dell'agenzia delle entrate, ha ottenuto negli ultimi anni i risultati migliori in Europa recuperando somme ingenti. «E mentre in Francia – continua Boccia – molte multinazionali del web continuano a dichiararsi ‘non stabile organizzazione’, in Italia hanno dichiarato di essere stabili e oggi iniziano a pagare le imposte come tutte le imprese, a partire da Google. Chi dice risolveremo tutto in sede internazionale deve dimostrare di avere un'idea di come si fa!».