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Cresce l’eolico europeo, ma è tutto merito della Germania

11/08/2017
Cresce l’eolico europeo, ma è tutto merito della GermaniaPer quanto gli incentivi per la produzione di energia elettrica dal vento stiano sparendo in Europa e il futuro vedrà le diverse fonti confrontarsi sul mercato in aste competitive, anche nella prima meta del 2017, la capacità eolica europea è complessivamente cresciuta e gli investimenti non accennano a diminuire. Ma osservando bene i dati ci si accorge che la crescita è completamente disomogenea.
Secondo i dati pubblicati da WindEurope, la voce dell’industria del vento nel vecchio Continente, l’eolico europeo ha installato circa 6,1 GW di nuova potenza nei primi sei mesi del 2017. Del totale istallato circa 4,8 GW appartengono a progetti di eolico a terra. La maggior parte è concentrata però nelle mani di pochi Paesi: c’è la Germania con i suoi nuovi 2,2 GW, il Regno Unito (1,2 GW) e la Francia (492 MW). I gigawatt rimasti (1,3) appartengo all’eolico in mare. Per la precisione a 18 progetti, anche in questo caso geograficamente molto concentrati (Germania, Regno Unito, Belgio e Finlandia).
 
In aumento la produzione anche in Italia, ma siamo ancora lontani da risultati importanti

 
Anche l’Italia ha aumentato il numero delle installazioni, ma con appena 187 risulta ben lontana dal podio eolico. Il direttore  di WindEurope, Pierre Tardieu, intravede in questi numeri un trend positivo ma allo stesso tempo preoccupante: «Siamo sulla strada giusta per avere un buon anno negli  impianti eolici, ma la crescita è guidata da una manciata di mercati. Almeno dieci paesi dell’Unione Europea non hanno ancora installato un singolo MW quest’anno».
Per quanto concerne gli investimenti, nel primo semestre dell’anno sono stati sborsati circa 8,3 miliardi di euro per l’eolico europeo: la tendenza alla concentrazione del mercato risulta più che evidente, dal momento che  la Germania da sola ha investito oltre la metà degli 8,3 miliardi di euro.

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