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La notte dei ricercatori tra ambiente, culture e tecnologie

18/09/2017
La notte dei ricercatori tra ambiente, culture e tecnologieSo che quando cercherete una foto per corredare l’articolo sulla ‘notte della ricerca’, andrete a cercare alambicchi e laboratori medici. Ma ‘ricerca’ è anche quella che si fa qui a Ca’ Foscari, un mestiere che coltiviamo”. Ha scelto un modo abbastanza informale il rettore Michele Bugliesi per presentare il programma veneziano di venerdì 29 settembre per la settima edizione di VenetoNight, una manifestazione europea che riscuote a Venezia grande successo: 5000 e passa visitatori lo scorso anno.
È la notte dei ricercatori, che aprono le porte dei loro laboratori per mostrare ai cittadini quanto di più innovativo viene prodotto dall’università. Tra le tantissime occasioni di quest’anno, abbiamo trovato particolarmente interessante la ricerca di Valeria Tonioli che ha coinvolto un gruppo di donne bengalesi. Gli uomini lavorano e alle donne, che devono restare a casa, è delegata la cura dei figli. In questo ‘antico’ quadro famigliare accade che a scuola i bambini e al lavoro gli uomini imparano la lingua italiana, mentre le donne, che già nel loro Paese non avevano una sufficiente istruzione, restano ancora più emarginate. Il progetto di ricerca studia la metodologia migliore per aiutarle ad imparare l’italiano come persone adulte.

Come negli anni scorsi verrà anche proposto il ricercatissimo ‘gelato molecolare’

Descrivere anche sommariamente i 70 eventi, alcuni eventi organizzati già a partire da mercoledì 27 e giovedì 28, che costellano la notte dei ricercatori 2017 a Venezia è impossibile: sul sito www.venetonight.it/venezia c’è l’elenco completo e la possibilità prenotare alcune visite che per limiti di spazio sono a numero chiuso. Da segnalare comunque l’apertura della ‘notte’ nel cortile di Ca’ Foscari con il concerto “Addio a Ulisse” con Giovanni Dell’Olivo e il collettivo Lagunaria.
Con i ricercatori, il pubblico parlerà soprattutto di cambiamenti climatici, ambiente, tecnologie e culture. E molto spazio sarà dedicato ai bambini che potranno scavare come archeologi, vestire i panni di impavidi guerrieri antichi o diventare piccoli investigatori digitali a caccia di transazioni finanziarie.

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