Bolletta del telefono fisso sempre più cara, offerte a parte
La prima colpa è indubbiamente da addebitare alla pratica dei gestori che ormai subiamo tutti, anche per i servizi mobili, di fatturare invece che ogni mese, così come era scritto nel contratto che abbiamo firmato e che è stato unilateralmente modificato, ogni quattro settimane. Il Garante è sceso in campo a tutela dei consumatori, anche se la cosa ha avuto pochissimi rilievo sui media (che dalla pubblicità dei gestori telefonici incassano lauti introiti): la pratica della ‘quattro settimane’ deve essere abbandonata. Ma tutti noi abbiamo dovuto tacitamente accettare questo cambiamento, altrimenti ci saremmo trovati senza telefono.
Contro la ‘moda’ delle quattro settimane, il Garante ha chiesto il ripristino della fatturazione mensile
Come non bastasse, è ormai abitudine dei gestori inserire nelle proprie offerte sempre più servizi aggiuntivi che allettano il cliente e fanno lievitare i costi dell’abbonamento così che in molti si trovano oggi a pagare per servizi televisivi, abbonamenti a riviste, modem e servizi cloud che magari non utilizzeranno mai. Ecco allora che adesso si può arrivare a spendere 42,16 euro al mese per una linea telefonica e Adsl , quando appena due anni fa il massimo era 29 euro.
Paradossalmente, all’aumento dei costi medi ha recentemente corrisposto una diminuzione dei costi minimi in forza di offerte d’ingresso sempre più concorrenziali. Settembre sotto questo profilo è stato uno dei mesi migliori per chi ha deciso di cambiare operatore e, lasciando una tariffa vecchia e non più tanto conveniente, ha colto una offerta promozionale.