L’Europa alla rincorsa dei colossi mondiali dell’energia
Una sfida fondamentale per un mercato che sarà sempre più ricco nei prossimi anni. Le stime, ad esempio secondo Goldman Sachs, parlano di una domanda di batterie al litio per l'automotive per 40 miliardi entro il 2025. Ma i numeri potrebbero essere sottistimati, visto che alcuni analisti fissano al 2025 lo storico sorpasso dell'auto elettrica sui modelli diesel. Allora i colossi che produrranno batterie saranno l'equivalente di quel che oggi sono le big oil company per l'auto tradizionale.
L’Italia è all’avanguardia per i grandi impianti di accumulo delle energie rinnovabili
L'automotive è sicuramente il mercato più ricco, ma non meno importante è lo sviluppo dello storage, i sistemi cioè di accumulo dell'energia elettrica che sono fondamentali per equilibrare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, il cui funzionamento è chiaramente intermittente. Ed è proprio in questo settore che l’Italia ha un ruolo privilegiato.
Attualmente, su 56 impianti di accumulo di grandi dimensioni operativi in Europa, ben 15, cioè oltre un quarto, sono in Italia e sono stati realizzati dal gruppo Terna, la società a controllo pubblico che gestisce la rete ad alta tensione nel nostro paese. Terna ha sviluppato due tipi di progetti diversi: uno “energy intensive” per batteria di larga taglia e uno “power intensive” mettendo insieme diverse tecnologie di accumulo. Sperimentazioni nate per assicurare la sicurezza della rete di fronte allo sviluppo di eolico e fotovoltaico in Italia.