Sono in calo gli arrivi di cittadini stranieri in Veneto
Nel Veneto, i residenti stranieri sono 485 mila, quasi la metà d’origine europea: non sono profughi, quindi, ma soprattutto lavoratori e famiglie. Nel 2016 hanno prodotto 13,8 miliardi di valore aggiunto pari al 10,1% del PIL dell’intero prodotto regionale. Il contributo economico dell’immigrazione si traduce inoltre in 774 milioni di Irpef versata e oltre 47 mila imprese straniere. Da questi dati si evince che il numero degli immigrati residenti in Veneto, pari al 9,9% della popolazione, ha una incidenza più alta rispetto alla media nazionale, che si attesta all’ 8,3%. Tuttavia il fenomeno nella nostra regione è in controtendenza rispetto ai dati nazionali: mentre in Italia il numero complessivo aumenta del +0,4%, in Veneto si registra un calo rispetto al 2016 del -2,5%.
Gli stranieri in Veneto sono imprenditori e producono il 10% del reddito regionale
Più alta in Veneto non è sola l’incidenza delle presenze straniere, ma anche quella quella sul valore aggiunto prodotto che è di 13,8 miliardi di euro, pari al 10,1% del totale regionale: un’incidenza più alta rispetto all’8,9% della media nazionale. E cresce l’imprenditoria straniera: gli imprenditori nati all’estero nel 2016 sono 58.939, in aumento del +2,4%.
Tra le province, quella più multietnica del Veneto è quella di Verona con 105 mila immigrati seguita da quelle di Padova e Treviso nelle quali la presenza degli stranieri supera quota 90 mila con una l’incidenza sulla popolazione indigena che supera la quota del 10%.
Quasi un quarto degli immigrati in Veneto viene dalla Romania, 24,6%, quasi 120 mila unità, seguono il Marocco, con 46 mila persone, la Moldavia e l’Albania, entrambe con circa 35 mila residenti. Tra i paesi dell’Est prevalgono le donne, segno dell’importanza del fenomeno badanti.