Troppe discariche in Italia: il costo lo pagano i cittadini
Ne emerge che il nostro Paese smaltisce in discarica ancora il 29% dei rifiuti rispetto a Germania, Svezia, Belgio, Danimarca e Paesi Bassi che fanno registrare percentuali molto basse, fino all’1,4%. Peggio dell’Italia fanno Spagna e Grecia con oltre il 55%, mentre Paesi come Cipro, Croazia, Grecia e Malta sono oltre l’80% di smaltimento in discarica. Comunque anche all’interno del nostro Paese ci sono situazioni assai diversificate anche relativamente al costo pro-capite annuo per i cittadini comprendendo in questo parametro sia i costi di gestione dei rifiuti indifferenziati e delle raccolte differenziate, sia i costi generali del servizio.
Ovviamente il costo di Venezia è il più alto perché drogato dai pochi abitanti e dai tanti turisti
Com’era da attendersi, per antica ‘tradizione’, il costo più è quello di Trento con un costo pro capite di soli 152,86 €/abitante per anno e una raccolta differenziata pari al 78,9%. Seguono Aosta (65,5%, 194,82 €), Perugia (62,2%, 222.84 €), Milano (57,6%, 222,49 €) e Ancona (53,6%, 200,53 €). L’analisi dei dati mostra invece che il costo è più alto nelle città del Mezzogiorno e, in particolare, a Palermo che fa registrare 305,23 €/abitante per anno a cui si lega un livello di raccolta differenziata molto basso pari al 7,2%. Il dato relativo alla città di Venezia che riporta un costo di 335,05 €/abitante per anno va valutato – fa notare Ispra - tenendo conto delle peculiarità del comune sia riguardo ai grandi flussi turistici che alle modalità di raccolta.