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Investimenti e innovazione per una energia pulita in Europa

29/11/2017
Investimenti e innovazione per una energia pulita in EuropaLa Commissione europea si è data un obiettivo a lungo termine per l’energia: ridurre entro il 2050 le emissioni di gas serra dell’80-95% rispetto ai livelli del 1990. Per raggiungerlo gli Stati membri dovranno aumentare gli investimenti in nuove tecnologie a bassa emissione e che accelerino l’innovazione. Solo questo potrà aprire la strada a un ciclo virtuoso che potrà creare opportunità di lavoro e rafforzare la competitività dell’Europa ben oltre il settore energetico.
Questo quanto emerso nel corso di un incontro tra esperti, industrie e policy makers promosso al Parlamento europeo da Deloitte, una delle più grandi realtà internazionali di servizi e consulenze alle imprese. «Dobbiamo mandare i giusti segnali per i futuri investimenti – ha spiegato Adina Valean, presidente della Commissione ambiente del Parlamento europeo proprio ora che le politiche in difesa dell’ambiente hanno finalmente cambiato i confini del dibattito sulla crescita e hanno pienamente integrato il clima nelle nostre politiche industriali. L’Unione è già leader in questo campo e deve ora stabilire regole prevedibili e politiche fatte su misura per sostenere gli obiettivi che si è posta».

Il futuro dello sviluppo economico è nell’elettrico in casa e per la mobilità urbana

Angelo Era, Capo del settore energetico di Deloitte Italia ha confermato che: «raggiungere l’obiettivo posto al 2050 è possibile anche con la tecnologia attuale». Anzi, gli obiettivi di medio termine al 2030 sarebbero troppo conservativi e sarebbe possibile «ottenere una maggiore spinta nell’innovazione tecnologica e costruire una tabella di marcia più resiliente, in grado di far fronte a un possibile ritmo crescente nello sviluppo economico. L’energia elettrica diventa il vettore più rilevante nel 2050, pari ad esempio a circa il 53% in Italia, il 65% in Spagna e il 39% in Romania».
Daniele Agostini, responsabile delle politiche energetiche a basse emissioni di carbonio e europee di Enel, ha spiegato che: «per colmare il divario di ambizione dell’Accordo di Parigi, la transizione energetica dovrà essere ampia, profonda e veloce. Tutti gli scenari mostrano che l’elettricità dovrà svolgere un ruolo molto più importante nel futuro prossimo. L’accelerazione della penetrazione dell’elettricità decarbonizzata in altri settori, come i trasporti e il residenziale, non solo produrrà benefici per la mitigazione dei cambiamenti climatici, ma migliorerà drasticamente anche la qualità dell’aria urbana».

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