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Ance: per Venezia una via privilegiata per le aziende locali

27/12/2017
Ance: per Venezia una via privilegiata per le aziende localiLe costruzioni sono uno dei pochi settori capaci di moltiplicare il reddito e la ricchezza. Le infrastrutture sono uno degli elementi sui quali si costruisce e poggia la ricchezza di un Paese”. A ribadirlo è stato il presidente di Ance Venezia (Associazione nazionale dei costruttori edili), Ugo Cavallin, nel corso dell’incontro di fine anno con la stampa, utile per fare un bilancio per il settore.
Un 2017 che, se per l’economia in generale sta dando qualche incoraggiante segnale di ripresa, nell’ambito delle costruzioni ha continuato a registrare motivi di fatica, come dimostrano i dati della Cassa Edile: gli operai sono cresciuti del 2,56%, ma sono pur sempre in diminuzione del 2,4% rispetto al 2015, mentre il segno negativo si impone sia sul numero delle imprese operanti (-2,4%), che della massa salari (-1,44%), che delle ore lavorate (-2,02%).
Serve, dunque, un’inversione di tendenza che dia il via a una ripartenza piena ed effettiva. “Non basta stanziare fondi, se poi non c’è la capacità di trasformarli in opere e cantieri” ha avvertito Cavallin che, nel guardare alla prossima scadenza delle elezioni politiche, ha indicato tre priorità: il contrasto alla burocrazia, la riduzione della tassazione e la totale sostituzione del Codice degli appalti. “I Comuni – ha sottolineato - hanno bisogno di aiuto per districarsi in questa selva di norme complicate e Ance Venezia è disponibile e pronta ad offrire questa collaborazione".

Il territorio veneziano si sta dimostrando finalmente capace di attrarre nuovi investimenti

Guardando al prossimo anno, motivi di fiducia non mancano per il futuro della città a partire dai nuovi hotel che cambieranno il volto alla zona circostante la stazione ferroviaria di Mestre: “I nuovi e qualificati insediamenti alberghieri – ha osservato il presidente di Ance Venezia – possono essere visti come un fattore positivo e di sviluppo della terraferma veneziana con un forte impulso al progetto di rigenerazione urbana da tutti auspicato, che abbina la riqualificazione delle aree e delle infrastrutture materiali a una migliore qualità della vita della cittadinanza. Finalmente il territorio si dimostra capace di attrarre investimenti.”
Positivo il giudizio di Cavallin anche sugli sviluppi del Patto per Venezia firmato un anno fa (“gli stanziamenti cominciano a tradursi in progetti”), sul ritorno dei fondi della Legge Speciale per Venezia, sul Bando periferie e sulle risorse per la Città metropolitana, purché tutto ciò si traduca in un effetto a cascata positivo che rimetta in marcia l’imprenditoria del territorio.
Infine, una considerazione sugli sviluppi del Mose, al netto da ogni giudizio sull’inchiesta giudiziaria che doverosamente sta facendo il suo corso: “Molte imprese che fanno parte del Consorzio Venezia Nuova continuano a non essere pagate e faticano a liquidare gli stipendi. Quello della Mantovani è il caso più eclatante”, ha ribadito Cavallin spiegando che “Ance Venezia è pronta a fare la sua parte anche qualora fosse recepita la condivisibile proposta di istituire un’Autorità d’indirizzo e monitoraggio con il Ministero delle Infrastrutture, la Regione e la Città metropolitana”.

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