Arrivano dal MISE 180 milioni per l’efficienza energetica
Uno stanziamento considerevole che sarà in mano a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia. La scelta del gestore del fondo è stata uno degli elementi che hanno rallentato l’iter del decreto, nonostante lo strumento finanziario fosse stato previsto già nel 2014. Con il passaggio in G.U. si entra nel vivo del programma che, per i prossimi tre anni, fornirà una serie di agevolazioni a imprese e amministrazioni pubbliche sotto forma di garanzie su singole operazioni di finanziamento o prestiti a tassi agevolati.
Nel Bacino Padano gli impianti a biomassa legnosa saranno possibili solo se non c’è il gas
Lo strumento nasce sul modello del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese del MISE, che già ha reso disponibili 150 milioni e la previsione di altri 35 nel triennio 2018-2020. A questa cifra si dovrebbero sommare le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente a valere sui proventi annui delle aste delle quote di emissione di CO2.
Diverse le tipologie di intervento incentivate dal Fondo nazionale per l’efficienza energetica. Per le imprese si va dal miglioramento dell’efficienza energetica di processi, di servizi ed edifici, all’installazione o potenziamento di impianti per il teleriscaldamento/teleraffrescamento. Nelle regioni e province che hanno sottoscritto l‘accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano, gli incentivi sono concessi a impianti alimentati da biomassa legnosa, solo se quest’ultimi servono aree non coperte dalle reti di distribuzione del gas.