Lotta al cancro in fabbrica: l’Ue dice no ai fumi diesel
I deputati, sostenendo la proposta della Commissione, hanno indicato la necessità di nuove norme per proteggere i lavoratori dall'esposizione a sostanze cancerogene e mutagene fissando valori limite di ciascun agente cancerogeno nocivo presente nell'aria del posto di lavoro o la possibilità che questi possano essere assorbiti in modo significativo attraverso la pelle. È stato anche concordato di regolare i livelli di esposizione per gli oli usati nei motori automobilistici, ferroviari, navali e aerotrasportatori e macchine portatili. Il comitato scientifico sui limiti dell'esposizione professionale ha identificato che tali oli potrebbero essere assorbiti attraverso la pelle con effetti potenzialmente dannosi. I deputati hanno modificato la proposta originale aggiungendo valori limite di esposizione anche per i fumi diesel.
Entro la fine dell’anno sarà diramato un nuovo elenco delle sostanze pericolose
«Le imprese e i lavoratori – ha sottolineato il relatore Claude Rolin (PPE, BE) – saranno maggiormente consapevoli delle sostanze che hanno manipolato e saranno in grado di ridurre l'esposizione a queste sostanze. Il cancro è la causa principale delle morti dei lavoratori nell'Unione europea. Spero che un'iniziativa come questa possa ispirare ulteriori miglioramenti degli attuali standard».
Questi erano stati indicati nella direttiva europea in materia risalente al 2004: già allora erano state previste delle revisioni ed una prima era stata completata alla fine del 2017. Ma già dall’inizio di quest’anno è stata avviata una procedura di ulteriore inasprimento delle cautele che dovrà trovare definizione, come raccomanda il voto appena espresso in Commissione, entro la fine dell’anno con l’indicazione di un terzo lotto di sostanze cancerogene.