Grazie alle rinnovabili, l’Italia centrerà l’obiettivo 2020
I dati tendenziali però non sono altrettanto favorevoli, anche se per un nobile motivo quale è il rafforzarsi della ripresa economica e quindi la maggiore richiesta da parte dell’industria di energia che viene prodotta da fonti fossili. Per quanto riguarda invece l’elettricità da fonti rinnovabili, nel 2017 hanno toccato nuovi massimi storici sul totale dei consumi: fotovoltaico ed eolico hanno raggiunto il picco del 70% su base oraria il 17 aprile e l’insieme delle Fer dell’87% il 21 maggio. La stima preliminare dell’agenzia nazionale colloca la quota di rinnovabili al 17,6% nel 2017, ma “sembra ora meno scontato – si legge nel report Enea– il raggiungimento dell’obiettivo fissato nella SEN del 2013, che si proponeva di andare oltre gli obiettivi europei per raggiungere il 19-20% entro il 2020”.
La fine della crisi economica fa salire i consumi, ma il prezzo dell’energia è il più alto d’Europa
Non sono buone le notizia sui prezzi dell’energia elettrica: secondo Enea sono calati del 2%, ma il beneficio lo hanno sentito solo i grandi consumatori, non i comuni cittadini, in forza della riduzione degli oneri di sistema che ha compensato il rialzo dei prezzi all’ingrosso. Tuttavia rimangono fra i più alti all’interno dell’Unione Europea.
Lo studio evidenzia un aumento del +6% nei consumi di gas naturale, la fonte energetica numero uno nel mix italiano con una quota del 36,5%. Il petrolio scende sotto al 34% con consumi in calo del -1%, mentre prosegue la pesante contrazione del carbone sceso del -12%. Le rinnovabili hanno raggiunto il 19% grazie alla crescita di eolico e solare che hanno compensato il forte calo dell’idroelettrico, -14%.