Fatturazione elettronica: tra lotta all’evasione e business
Malgrado una sperimentazione, in verità solo interna, sia stata avviata da sei mesi, Cna ha prodotto un documento nel quale sostiene la necessità di far slittare in avanti questa scadenza e scrive che: “non approva la scelta di avviare il sistema senza un adeguato periodo di sperimentazione e di test rigorosi e controllati concordati e condivisi con le grandi associazioni di rappresentanza delle imprese”. Inoltre avanza la richiesta dell’eliminazione della firma elettronica obbligatoria e l’ipotesi di una trasmissione automatica delle fatture anche agli intermediari e la fornitura gratuita del servizio di archiviazione elettronica per tutti gli scopi.
Sarà la stessa Agenzia delle Entrate a gestire il sistema di trasmissione dei dati
In realtà il meccanismo previsto dalla Legge di Bilancio ha l’obiettivo dichiarato di semplificare le procedure di fatturazione e ‘dematerializzare’ i documenti cartacei oggi previsti, ma persegue soprattutto, anche senza dichiararlo, il fine di controllare meglio il flusso di denaro tra le aziende al fine di ridurre l’evasione fiscale.
Il nuovo sistema di interscambio Sdi prevede, infatti, che l’azienda acceda a un servizio web in cui è possibile caricare la fattura costruita secondo un formato standard. Per accedere al sistema, gestito dall’Agenzia delle Entrate insieme a Sogei e MEF, sarà sufficiente avere le credenziali Entratel o Fisconline o disporre di una carta nazionale dei servizi e di apposito lettore collegato al Pc (CNS) e di un indirizzo Pec. Ovvio che l’Agenzia delle entrate avrebbe quindi un’arma molto potente per controllare la reale attività di artigiani e piccoli imprenditori. Questi però sono chiamati a dotarsi di strumenti, conoscenze e tecnici che ‘muovano’ la macchina informatica. E si parla di un movimento di almeno un miliardo di documenti: un business importante per le società web.