C’è un’industria italiana che non sente la crisi: il turismo
L’andamento delle spese dei viaggiatori stranieri è risultato più dinamico rispetto a quello registrato nel triennio precedente, quando la crescita media era stata solo del +3,2%. La provincia italiana con il maggior afflusso di entrate valutarie turistiche dall’estero si conferma Roma (6.743 mln), che ha segnato una crescita del +20,3% rispetto al precedente anno. Immediatamente a ridosso della capitale c’è Venezia che ha visto aumentare i propri introiti del +19,4%, seguita da Napoli al +17,8%. in diminuzione le entrate per Milano (-2,4%) e Firenze (-6,3%).
La ricchezza prodotta dal turismo cresce più ancora dell’export
Guardando ai Paesi di origine dei turisti, aumentano i flussi di spesa provenienti sia dall’Unione Europea (+10,0%) sia da quelli extra-UE (+4,6%). La Germania si conferma la nazione che alimenta le maggiori entrate per turismo in Italia (16,7 % del totale), con un aumento del +14,7 % rispetto al 2016. In crescita anche i flussi di spesa dalla Francia (+6,9%), dal Regno Unito (+4,5%), dalla Svizzera (+6,1%); in lieve contrazione quelli provenienti dagli Stati Uniti (-1,7%).
Le entrate per turismo internazionale trainano l’intera economia nazionale, con una dinamica appena superiore a quella dell'export complessivo: +7,7% contro +7,3%. La ricchezza generata dal turismo rimane polarizzata nelle prime 5 regioni turistiche: Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana e, per la prima volta, Campania concentrano il 67% della spesa dei turisti internazionali.