Discoteche più sicure grazie ai defibrillatori salvavita
Non esiste ancora una legge che obblighi i pubblici esercizi ad essere cardioprotetti, cioè attrezzati con un defibrillatore contribuisca a salvare vite e con il personale che sia in grado di intervenire adeguatamente. Questo malgrado siano oltre 55.000, secondo i dati Istat, gli eventi di morte cardiaca improvvisa registrati ogni anno in Italia. Nella sola provincia di Venezia una stima attendibile parla di oltre 330 casi l’anno, in pratica uno al giorno. Accade, senza alcun preavviso, in mille occasioni diverse: la legge prevede l’obbligo di defibrillatore solo per le società sportive dilettantistiche. Ancor più importante è allora la scelta volontaria portata avanti da SILB Confcommercio e dai gestori delle discoteche grazia alla collaborazione con RBM Assicurazione Salute.
L’impegno è dare sicurezza perché i giovani possano andare in discoteca in piena serenità
«Ringrazio RBM Assicurazione Salute per la preziosa collaborazione – dice il Presidente del SILB Venezia, Giancarlo Vianello – e mi congratulo in particolare con i primi gestori delle discoteche aderenti all’iniziativa, per la sensibilità dimostrata verso un tema delicatissimo».
«Da diversi anni abbiamo avviato per gli associati percorsi di sensibilizzazione nella Responsabilità Sociale d’Impresa – afferma Noemi Simonini, Direttore di Confcommercio Unione Metropolitana Venezia – e questa iniziativa con le discoteche va esattamente in questa direzione: perché i nostri locali da ballo siano promotori di un divertimento sano e di una cultura della responsabilità verso i loro clienti, specialmente i più giovani, e le loro famiglie». «Con il progetto “Safety dancing” –sottolinea Sarah Zapparoli, responsabile Comunicazione e Marketing RBM Assicurazione Salute – confermiamo il nostro impegno nel valorizzare corretti stili di vita che contribuiscano a mantenere i cittadini in buono stato di salute, intervenendo in un ambito, quello delle discoteche, in cui il prolungato sforzo fisico potrebbe portare ad aritmie maligne».