Se sta arrivando un forte temporale, un’app ci avverte prima
Diciamolo subito: non si tratta di un nuovo sistema di previsioni del tempo. Quelle restano al sito Arpav e le possiamo leggere sul computer. E la nuova app non serve nemmeno per allertare la Protezione Civile in caso di minacce gravi, altro servizi garantito sempre da Arpav attraverso canali ufficiali. Ma l’allerta che può arrivare sul nostro smartphone ci dice quel che potrebbe accadere nell’arco di un’ora o poco più e quindi potrebbe permetterci di prendere una qualche precauzione di minima. Per esempio correre a casa a chiudere le finestre che avevamo lasciate aperte confidando nell’estate: sul Veneto da maggio a settembre si registrano in media da 10 a 30 giorni con piogge intense, superiori ai 10 mm.
Tutta l'area del Veneto è coperta dai radar dell'Arpav e grazie all'aiuto anche di quello del Trentino
Come spesso accade con l’informatica, spiegare come funziona il nuovo sistema è tutto sommato facile: Arpav controlla come si stanno muovendo le nuvole sul Veneto attraverso i radar meteo di Teolo e Concordia Sagittaria e quello di Monte Macaion, in Trentino Alto Adige.
Chi ha scaricato l’app (per Android e Apple, o il bot di telegram) ha la possibilità di indicare l’area di suo interesse in quel momento per un raggio che può arrivare fino a 50 chilometri e vedrà in tempo reale l’evoluzione meteo. Se c’è il rischio di una precipitazione superiore ai 25 millimetri d’acqua in un’ora, Arpav inoltrerà sullo smartphone un’allerta. Sembra facile, ma la macchina per garantire il servizio ha mille complessità: «Un servizio in più reso al cittadino – ha spiegato l’assessore Bottaccin – realizzato completamente in casa e le uniche spese vive sono quelle per l’utilizzo dei server necessari a consentire agli utenti di accedere al servizio».